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Consiglio Comunale, Il dibattito sul bilancio

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Un atto di indirizzo di Luca Stella (An) ha ribadito come la Giunta abbia disatteso un precedente deliberato del Consiglio Comunale sulla fascia di esenzione dall’addizionale comunale Irpef (attualmente prevista a 10.000 euro lordi). “Il Consiglio aveva chiesto di innalzare tale fascia di reddito, cosa che non è avvenuta. Per questo si esprime censura verso l’esecutivo chiedendo di nuovo di innalzare a 12.000 euro la soglia di esenzione, almeno per il 2010 considerando che nel 2009 è oramai impossibile”. Con un emendamento al bilancio invece, Stella ha proposto di destinare “200.000 euro a convenzioni con aziende di sicurezza che, di concerto, in alternativo o affiancandosi alla polizia locale svolgano presidio, specie notturno, del territorio e delle frazioni, idoneo deterrente per la prevenzione di atti vandalici e criminosi”. Stella individua un capitolo dedicato al sociale dal quale stornare questa cifra. Un ulteriore emendamento del consigliere di An, relativo alle aliquote e detrazioni di imposta ICI per il 2009, è stato approvato permettendo l’applicazione della imposta comunale sugli immobili nella misura minima prevista dalla legge per le centrali elettriche a pannelli fotovoltaici di qualsiasi potenza ancorché accatastate autonomamente.
Anche Marco Paolucci (Rc) ha presentato una mozione che riprende il contenuto di quella di Stella eliminando i passaggi più critici nei confronti della Giunta.
Giuseppe Matteucci (FI verso il Pdl) ha lamentato mancanza di coraggio da parte dell’amministrazione sui terreni del sociale e dell’edilizia popolare e nella previsione di risorse da destinare alla polizia municipale per impegnarla veramente nel territorio.
Cristiano Rossi (Rc) ha presentato un emendamento con il quale impegnare la Giunta a prevedere, comunque entro aprile, un impegno integrativo pari o superiore a 100.000 euro per i contributi per l’affitto. La logica è: “priorità strategica per le politiche sociali e abitative”.
Francesco Macrì (An) ha ribadito la distanza tra il centrodestra aretino, una ventata di novità, di energia capaci di restituire rilancio ad Arezzo e l’immobilismo dell’attuale Giunta. “In questo periodo di crisi, i cittadini si aspetterebbero una politica attiva, non le letterine ai parlamentari o i caroselli alla Camera di Commercio. Il Sindaco, che avrebbe poteri di intervento notevoli, latita, presentandoci un mero bilancio di mantenimento”.
Difesa a spada tratta del bilancio è stata fatta da Ulisse Domini (Pd), favorevole alle scelte adottate nel corso del 2008 e confermate con il documento attuale, dal personale all’economia.
Per Raffello Giorgetti (FI verso il PdL) “si è fatto una piazza che è una rotatoria e si è stralciato un progetto. Questa maggioranza non trova una ‘quadra’ per il rilancio economico della città. A fronte di una spesa di 710.000 euro per consulenze, quanti sono stati i costi degli incarichi per gli anni precedente e perché non si possono ridurre per investire sul sociale?”.
Roberto Francini (Popolari Liberali per il PdL) ha dichiarato di far suo l’atto d’indirizzo presentato e poi ritirato dai consiglieri Prc e Verdi: “non è una cifra cospicua ma è un segnale importante”. Ha quindi ricordato le iniziative del Governo Berlusconi in favore delle famiglie e delle fasce di popolazione a basso reddito.
Luigi Polli (Pd) si è soffermato sulla crisi economica locale: 160 imprese scomparse, oltre 1.000 lavoratori in cassa integrazione e prospettive non certo ottimistiche per il futuro.”Questa amministrazione ha investito in due anni oltre 25 milioni di euro. Sono state utilizzate al massimo le risorse professionali del Comune: il progetto di Guido Monaco, ad esempio, è stato messo a punto con risorse professionali interne. Sul sociale c’è un aumento di 800.000 euro, seguendo un trend di costante aumento. Si è anche guardato al sistema delle imprese con il sostegno alla garanzia del credito per le piccole e medie imprese. Con questo sistema sarà possibile far mettere a disposizione delle imprese fino a 28 milioni di euro. Fanfani ha consentito alla città di uscire da un periodo buio”.
Fulvio Baldi (FI verso il Pdl) ha sostenuto che sta per arrivare un “terremoto sociale e il bilancio non prevede nulla per fronteggiare questa emergenza annunciata. Questo è un Comune che tiene conto degli assistenti degli assistiti più che degli assistiti stessi. Questo bilancio non sta in piedi e serve solo a sostenere la maggioranza”.
Marco Donati (Pd) ritiene che è stato messo a punto un “grande sforzo progettuale per ottenere i fondi PIUSS ma rimane la forte difficoltà di far fronte alla grave crisi economica. Ringrazio gli assessori per la disponibilità a vedere ridimensionati i loro progetti proprio per far fronte alle difficoltà di natura sociale che emergeranno con ancora maggior forza nel 2009”. Giudizio positivo sullo sportello per le imprese e il Fondo di garanzia per le imprese stesse.
Per Giovanni Pelini (Ps) “il bilancio 2009 ha dovuto, come non mai, subire tagli e questo in concomitanza con una gravissima crisi economica. Per questa ragione l’amministrazione si è giustamente orientata verso il sociale e il sostegno dell’economia. Compito primario del Comune è difendere la serenità della propria comunità”.
Pilade Nofri (Pd) ha contestato gli elogi di Francini alle politiche sociali del Governo Berlusconi e ha ricordato come sia urgente un’iniziativa di “sostegno, in particolare, al settore orafo che rappresenta il perno dell’economia locale. Ha chiesto quindi che l’opposizione di Arezzo si faccia sentire a livello nazionale sui temi delle opere stradale nonché sul prestito d’uso e la rottamazione per il settore orafo.
In sede di voto, la mozione Paolucci-Stella unificata per innalzare la soglia di esenzione a 12.000 euro è stata approvata all’unanimità. Stesso risultato per l’atto di indirizzo di Cristiano Rossi. L’altro emendamento Stella è stato invece bocciato come un emendamento di Francini.
Infine, il bilancio di previsione 2009 è stato approvato con 24 voti a favore e 8 contrari.