CORTONA – Lotta all’abusivismo, abbattimento della Tarsu nei mesi di chiusura per le imprese stagionali, nuovo piano delle insegne e miglioramento del servizio taxi in collegamento con le vicine stazioni ferroviarie. Sono queste le principali richieste rivolte dagli albergatori di Cortona all’assessore alle attività produttive Diego Angori durante l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in Comune.

La delegazione di operatori guidata da Stefano Meacci, rappresentante dell’Associazione Albergatori di Confcommercio per l’area cortonese, e composta tra gli altri dal presidente del Consorzio Operatori Turistici di Cortona Mario Bocci, aveva chiesto di incontrare l’Amministrazione Comunale per parlare del futuro delle strutture ricettive locali, mettendo sul piatto i problemi della categoria e ricercandone insieme le possibili soluzioni.

“L’assessore Angori si è dimostrato molto disponibile nei nostri confronti – sottolinea Stefano Meacci – tanto che ci ha proposto di fissare altri incontri con la nostra categoria. Siamo quindi soddisfatti dell’attenzione con cui ci ha ascoltato. In fondo, l’obiettivo di imprenditori privati e Amministrazione è lo stesso: rendere il turismo una risorsa sempre più importante per l’economia cortonese”.

Tra le difficoltà evidenziate dagli operatori occupa il primo posto la concorrenza sleale delle strutture abusive. “Un fenomeno che va arginato nell’interesse dei turisti e degli operatori onesti – dice Meacci, che suggerisce – per farlo basterebbe controllare se le tante strutture che si fanno pubblicità attraverso internet esistono o meno sulla lista ufficiale stilata dall’Apt. Quello che è certo è che un settore così strategico per l’economia locale come il turismo non può essere lasciato in mano a operatori scorretti. Ne va dell’immagine della categoria e della nostra città”.

“Oltretutto è in pericolo la redditività delle strutture autorizzate, che sono già tante e faticano a trovare un equilibrio – continua Meacci – secondo i dati APT nel comune di Cortona esistono circa 120 imprese ricettive per quasi duemila posti letto. Gli alberghi sono 25 e da soli offrono 814 posti letto, il resto delle strutture è diviso fra bed & breakfast, agriturismi e altre tipologie per un totale di 1.173 posti letto. Ogni albergo in media riesce a riempire solo il 36% dei suoi posti letto, contro una media nazionale del 44%. In queste condizioni, l’abusivismo diventa davvero insostenibile”.

Gli albergatori hanno poi richiesto all’Amministrazione un aiuto per contenere i costi di gestione delle strutture stagionali, magari abbassando le tariffe della nettezza urbana nei mesi di chiusura, anche se inferiori ai sei previsti dalla legge. Un’ipotesi che l’assessore Angori si è dichiarato disponibile a prendere in considerazione. “È un provvedimento che darebbe un po’ di respiro alle imprese – spiega Meacci – anche alla luce della non brillantissima performance registrata dai flussi turistici nei primi mesi dell’anno, Pasqua compresa, e del forte ridimensionamento negli arrivi di stranieri, americani in testa”.

La categoria ha poi indicato altre due questioni: una su cui il Comune è già al lavoro da qualche tempo, ovvero l’individuazione di un nuovo e più efficace piano delle insegne per razionalizzare le indicazioni commerciali e turistiche della zona; l’altra ancora da risolvere, ovvero il potenziamento del servizio di taxi e di noleggio con conducente, in particolare da e per le stazioni ferroviarie di Camucia e Terontola. “Sono i nostri clienti ad indicarci i disagi della mancanza di collegamenti. Un problema a cui spesso noi operatori dobbiamo sopperire da soli”.

L’incontro si è concluso positivamente. Tocca adesso al Comune il compito di valutare e recepire le richieste della categoria.