AREZZO – Dichiarazioni di Paolucci e Tulli: «Leggendo la veemente nota stampa di Antonino Armao una domanda ci sorge spontanea: di cosa stiamo parlando?
A noi era sembrato che il tema sollevato dal consigliere Udc Francini fosse la moratoria sull'aborto, proposta che riteniamo riporterebbe l'Italia indietro di trenta anni limitando un diritto di civiltà conquistato con un referendum popolare.
Tirare in ballo la famiglia, ergendosene a difensori, è strumentale e anche poco onesto intellettualmente poichè si attribuisce alle forze della sinistra una fantomatica "avversione nei confronti della famiglia" che non trova fondamento né giustificazione.
Oggi molti giovani costruirebbero volentieri una famiglia se, per esempio, in Italia non vigesse una normativa sul lavoro che rende impossibile investire sul futuro.
Pensiamo infatti che, al di la della gara a chi è piu' sostenitore della famiglia, sarebbe utile, come cerchiamo di fare noi, provare a cambiare le leggi sul lavoro introducendo garanzie e diritti consentendo a centinaia di migliaia di giovani di poter progettare un futuro e, magari, anche una famiglia.»