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Due sole edizioni e PLAY arriva al cuore di Arezzo

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Due sole edizioni e PLAY arriva al cuore di Arezzo

AREZZO – Questo il dato più significativo: “Un forte riavvicinamento – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli – fra il pubblico aretino e il centro della città, un centro vivo sotto ogni aspetto, con spettacoli, negozi aperti, tanta musica durante tutta la settimana del festival”. Stesso discorso per il Sindaco, Giuseppe Fanfani: “Il PLAY fa parte di una strategia di riqualificazione del centro storico, collocandosi in un progetto più ampio sia per quanto riguarda l’intrattenimento degli aretini, che per il turismo nella nostra città”. Più esplicita ancora l’Assessore alle politiche giovanili del Comune, Lucia De Robertis: “PLAY, dopo due sole edizioni, è già diventato il festival degli aretini”, insieme a lei, a sottolineare questo importante risultato, anche l’Assessore comunale alla cultura, Camillo Brezzi.

“Una settimana di festa”, ha preferito chiamarla Giovanni Tafuro, direttore artistico insieme a Nicola Zaccardi, dell’evento. Una festa che ha contato in totale ben 50.000 persone che hanno assistito o usufruito delle iniziative e spettacoli sia gratuiti che a pagamento. In 15.000 hanno assistito ai concerti della nuova location di questa edizione, il Prato della Fortezza Medicea, mentre per Joan Baez, in piazza della Libertà si è registrato il tutto esaurito. Analogo il risultato al Teatro Petrarca, per lo spettacolo “Fragments” di Peter Brook: tutto esaurito e pubblico proveniente da ogni parte d’Italia e non, per la prima dello spettacolo proposto in data unica estiva per l’Italia.

Dai 4 giorni dello scorso anno, PLAY si è allungato fino a 7 giorni, contenendo più di cinquanta spettacoli: dalla solidarietà al cinema, dalla musica al teatro, fino alla danza ed alla letteratura. Dodici, invece, le locations sparse per tutta la città: il Prato e la Fortezza Medicea, piazza della Libertà, piazza Grande, il cortile del Palazzo comunale, piazza San Francesco e quella della Badia, il Teatro Petrarca e il Pietro Aretino, l’intero centro storico animato dai buskers, il Mexcal… In più il ristorante a cielo aperto di PLAY Food, per tutta via Ricasoli e piazza della Libertà, uno dei grandi successi di questa seconda edizione, con il grande merito di aver tenuto fede al territorio, offrendo esclusivamente prodotti locali. Oltre 200 gli artisti coinvolti, per un totale di 80 ore di programmazione: 30 dedicate alla musica di PLUG and PLAY, 20 alla sezione che comprende il teatro e la danza, il PLAY THEATRE, 10 ore alla letteratura, con le presentazioni degli autori invitati per Word PLAY, la sezione organizzata insieme alla Edison Bookstore e 8 al cinema, con PLAY Maker, sezione che ha visto la collaborazione di Mediateca Regionale-Toscana Film Commission. Sedici le band, fra headliners e gruppi emergenti; 13 gli spettacoli teatrali; 14 le presentazioni di libri; 10 le proiezioni in piazza della Badia, fra lungometraggi e corti cinematografici.

In questi termini e con questi numeri: “Arezzo deve diventare un laboratorio di proposte – ha continuato Giovanni Tafuro – e continuare con PLAY ad intensificare le iniziative offerte, anche perché un altro dato che mi sembra incontestabile è che abbiamo portato proposte interessanti, nuove per la città”. Zaccardi, inoltre, rivendica la vittoria di una scommessa: “quella del centro storico, passata a pieni voti”. Scelta che consente di godere di spettacoli di alto livello e visitare i luoghi di interesse culturale che la città offre. Un merito, quello di stimolare l’afflusso turistico, che viene riconosciuto da molti di coloro che sono arrivati dalle più svariate parti d’Italia e dall’estero, che evidenzia come il festival, alla sola seconda edizione, può essere inserito tra gli importanti eventi culturali a livello nazionale.

Una crescita che, pur richiedendo il perfezionamento e lo sviluppo di certe sezioni, ha tutti i presupposti per continuare… sotto lo stesso cielo!