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E’ partito il progetto di Telecardiologia

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E’ partito il progetto di Telecardiologia

AREZZO – Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia (44% di tutti i decessi): un attacco cardiaco su tre risulta mortale ed un quarto di queste morti si verifica nelle prime due ore, quasi sempre prima del ricovero in ospedale.
E' di fronte a questo quadro che la Telecardiologia, adesso attivata anche nella nostra provincia (sono in media una decina al giorno i casi in cui si adotta l'intera procedura e in due di questi si è di fronte all'infarto), rappresenta un efficace strumento nelle mani degli operatori sanitari al servizio dell'utenza.
La distribuzione e attivazione dell'intera rete avverrà entro la fine di novembre, ma una parte delle 25 strumentazioni di telecardiologia è già in funzione e risponde appieno alle aspettative.
Nel progetto di riorganizzazione del 118 e dei servizi sul territorio delle attività specialistiche (in questo caso la cardiologia), la rete di Telecardiologia rappresenta un aspetto di eccellenza e di crescita delle prestazioni erogate ai cittadini.
Un paziente, in seguito ad un trauma o per un malore, può avere ovunque nel territorio, problemi di natura cardiaca. Non sempre queste problematiche possono essere evidenziate sul posto, pur essendo i medici Met dell'emergenza qualificati. Così come lo sono gli infermieri specializzati. Ma è certo che un elettrocardiogramma “letto” da un cardiologo ha una risposta più qualificata e certa, e dallo specialista arrivano anche le indicazioni più idonee sul trattamento da prestare al paziente.
Ed ecco allora la rete, la cui attivazione ha comportato non pochi problemi sotto il profilo tecnico, tenuto conto anche dell'orografia del nostro territorio con vallate chiuse, a volte con difficoltà di segnale di radiofrequenza per la trasmissione dei dati.
Adesso il progetto è in piena attuazione e alla fine saranno 25 le ambulanze dotate di questa attrezzatura. Nella maggior parte dei casi sono state le stesse Associazioni di Volontariato a fare l'acquisto (in particolare tutte le Misericordie e le Pubbliche Assistenze delle zone di Arezzo, Valdarno, Valdichiana e Valtiberina). Alle altre ha provveduto la Usl8 (Casentino e Croce Rossa).
La velocità e la tempestività sono le principali peculiarità di questo servizio, dal momento che sulle problematiche connesse al cuore, la diagnosi rapida, aumenta considerevolmente le possibilità di successo della cura.
E' una rete basata sul collegamento telematico che “veicola” le informazioni dall'ambulanza del 118 alla centrale operativa 118, dall'Utic al laboratorio di Emodinamica, per poi definire e ottimizzazione il percorso organizzativo extra ed intraospedaliero. Ed è la velocità, collegata alla immediata diagnosi e decisione sulla cura, la chiave di volta che può portare al salvataggio di vite umane.

QUESTE LE SCELTE TECNICHE ADOTTATE
La Usl di Arezzo, anche alla luce delle esperienze di altre Aziende in Italia, ha scelto il sistema con la dotazione sull'ambulanza di monitor Lifepak 12 (Medtronic Physio-control, Redmond, WA, USA) multiparametrici, con cardiodefibrillatore bifasico manuale-semiautomatico e pacing esterno incorporati, per trasmissione via GSM di elettrocardiogrammi a 12 derivazioni.
Ogni Lifepak trasmette alla centrale di ricezione posta nella centrale operativa 118. Qui un medico 24 ore su 24 smista i tracciati presso le stazioni presenti nelle Utic del San Donato di Arezzo e della Gruccia del Valdarno.
E' il medico dell’ambulanza del 118 che di fronte ad un paziente, nel sospetto di ischemia miocardica acuta (infarto), può ottenere la conferma diagnostica, stratificare il rischio e concordare con il medico dell’Utic l’indirizzo terapeutico e la destinazione del paziente.
In presenza di infarto ad alto rischio il paziente viene indirizzato verso il Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale S. Donato di Arezzo; in presenza di ischemia miocardica acuta a basso rischio viene indirizzato all’Utic di competenza più vicina (Arezzo o Montevarchi).
In entrambi i casi viene disposto un ricovero saltando la fase di Pronto Soccorso, con un ulteriore risparmio di tempi): le strutture di destinazione ricevono i dati clinici ed elettrocardiogramma prim