Friedrich Vernarelli è accusato di essere il pirata della strada che nella notte tra il 17 e 18 marzo scorsi, ubriaco, investì e uccise due turiste irlandesi, Marie Clare Collins Elizabeth Ann Gubbins, nei pressi di Castel Sant'Angelo, a Roma.

Un testimone americano dell'incidente, Manuel Ruiz, in una dichiarazione giurata rilasciata a Los Angeles nei primi di maggio, ha sostenuto di non riconoscere in Friedrich Vernarelli la persona che era alla guida dell'auto pirata.

Roberto Vernarelli, padre di Friedrich, il 29 agosto ha organizzato una conferenza stampa affermando che alla guida dell’auto non c’era il figlio, ma uno dei due ungheresi, residenti in Inghilterra, conosciuti in una birreria poche ore prima dell'investimento. A sostenere la sua tesi la testimonianza di Manuel Ruiz, venticinquenne americano in quel marzo in vacanza a Roma.

Queste le parole di Manuel Ruiz nella dichiarazione giurata, rilasciata a Los Angeles, nel maggio scorso e presentata oggi, giovedì 4 settembre 2008, per la prima volta in televisione nel corso di “Mattino cinque”.

Nella dichiarazione il teste americano, afferma con estrema fermezza che l´ uomo che era al volante non è lo stesso ragazzo che vide sulla sedia a rotelle all´ospedale Santo Spirito. Al pronto soccorso, infatti, Ruiz fu accompagnato dalla polizia municipale per riconoscere Friedrich Vernarelli.

“Come ho detto non ricordo molto dell’uomo sulla sedia a rotelle, ma so che le principali differenze erano la barba sul viso e se non sbaglio, l’uomo sulla sedia a rotelle aveva la barba sul viso, se non come un pizzetto o un baffetto, credo che fosse un pizzetto quello che mi ha indotto a credere che non fosse lui quello che avevo visto prima. Così ho chiesto: per favore mi lasci vedere i suoi capelli. E li ho capito all’istante che non era la stessa persona che avevo visto sulla strada”.

“Gli abiti erano diversi, la barba sul volto diversa. A dire il vero non riesco a ricordarmi i suoi capelli o il suo taglio, persino so che non era biondo, ma nemmeno ricordo se fossero neri o castani. Ma quando vidi quell’uomo sulla sedia a rotelle capii che non lo avevo mai visto prima”.