BRUXELLES – I capi di Stato e di governo dell'Unione europea non imporranno sanzioni contro Mosca ma intendono mettere "sotto sorveglianza" l'insieme delle relazioni Ue-Russia. E' quanto riferiscono fonti della Presidenza di turno francese dell'Ue a pochi giorni dall'apertura del vertice straordinario sulla Georgia, in programma lunedì a Bruxelles. Ieri, il ministro degli Esteri francese e presidente di turno Ue, Bernard Kouchner, aveva invece evocato la possibilità di misure restrittive nei confronti di Mosca.
"Sta alla Russia dimostrare che vuole intesa e cooperazione, due elementi senza i quali non potremmo aprire il nuovo partenariato strategico", hanno affermato le fonti riferendosi al nuovo importante progetto di cooperazione Ue-Russia le cui trattative sono state lanciate lo scorso luglio. "Certo – hanno aggiunto – l'Ue non intende rompere i canali di dialogo ma è chiaro che allo stesso tempo l'insieme delle relazioni Ue-Russia deve essere posto sotto sorveglianza".
Insomma, nel corso del vertice di lunedì, i Ventisette chiederanno ancora una volta l'"applicazione integrale" dell'accordo di tregua negoziata in sei punti firmato da Georgia e Russia con la mediazione del presidente francese Nicolas Sarkozy. "Fino a quando non sarà così, le relazioni Ue-Russia resteranno sotto esame", hanno avvertito le fonti insistendo tuttavia anche sul fatto che l'Ue è "sempre in una fase di dialogo con Mosca, non nella fase delle sanzioni il momento delle sanzioni non è arrivato". Fonti della Presidenza riferiscono inoltre che che l'Ue punta a un rafforzamento delle relazioni con la Georgia, anche attraverso un accordo di libero scambio e la liberalizzazione dei visti. Il vertice di Bruxelles è stato convocato dal presidente Sarkozy, che guida la presidenza di turno dell'Ue.
Intanto i mezzi di informazione russi hanno diffuso la notizia secondo la quale Mosca intende stabilire varie basi militari permanenti nelle regioni secessioniste georgiane di Abkhazia e Ossezia del Sud. Il prossimo 2 settembre nella capitale dell'Ossezia meridionale – ha reso noto Tarsan Kokoity, un deputato di Tskhinvali citato dall'Interfax – verrà firmato un accordo di cooperazione militare con la Russia. Mosca intende installare nelle due regioni in totale tre basi militari, riattivando gli impianti che risalgono ai tempi dell'Urss, afferma l'agenzia di Mosca citando circoli-diplomatico-militari russi.
In seguito al riconoscimento da parte del Cremlino dell'indipendenza di Abkhazia e Ossezia del Sud Tbilisi ha deciso di tagliare tutte le relazioni diplomatiche con la Russia. Il vice ministro degli Esteri georgiano, Grigol Vashadze, ha riferito di aver ricevuto istruzioni in tal senso da parte del governo e "la decisione definitiva in merito è stata presa". Dopo aver ritirato l'ambasciatore, lasciando presso l'ambasciata a Mosca soltanto due funzionari, Tbilisi ha fatto sapere che "nei prossimi giorni sarà richiamato tutto il personale diplomatico in Russia".
''Si tratta di una decisione di cui ci rammarichiamo, in quanto consideriamo fondamentale, tenuto conto delle circostanze attuali, mantenere aperti i contatti diplomatici", ha commentato un portavoce del ministero degli Esteri russo, Andrei Nesterenko, durante un incontro con la stampa a Mosca. Nesterenko ha quindi lanciato l'ennesimo monito alla Nato, parlando di "conseguenze irreversibili" nel caso in cui l'Alleanza Atlantica voglia spingersi in un braccio di ferro con Mosca.