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Georgia, via libera a missione Ue

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BRUXELLES – I ministri degli Esteri dei Ventisette hanno dato il via libera formale alla missione di 200 uomini in Georgia che partirà il primo ottobre. Il via libera è arrivato in occasione del Consiglio affari generali e relazioni esterne. Lo riferiscono fonti diplomatiche.

I ministri hanno adottato l'azione comune e il concetto d'operazione, base giuridica della missione del dispiegamento di questa missione. Saranno circa 200 gli osservatori (di cui 40 italiani) che si dovranno dispiegare nelle zone adiacenti ai confini delle due repubbliche separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Il dispiegamento dovrebbe consentire il ritiro entro il 10 ottobre delle forze russe come concordato con il presidente francese Nicolas Sarkozy lo scorso 8 settembre.

L'Ue, dicono ancora le fonti, è "pronta e disponibile" a inviare osservatori anche nelle regioni separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, come aveva sottolineato stamane anche l'Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea, Javier Solana, e come auspicato dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, ma per questo "occorrerà vedere come si evolve la situazione sul terreno".

Inoltre, secondo quanto ha confermato il commissario europeo alle Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, oggi i ministri degli Esteri dei Ventisette daranno il via anche a un pacchetto di 500 milioni in aiuti in tre anni (2008-2010) per la ricostruzione della Georgia. La prima tranche per il 2008 sarà di 100 milioni di euro.

Gli aiuti saranno articolati in quattro punti: la questione dei rifugiati interni, la ricostruzione, stabilità finanziaria e ripresa economica. La responsabile Ue ha però sottolineato che "si tratta di aiuti condizionati". In effetti, ha spiegato, l'Ue vuole vedere progressi sul fronte delle "riforme nel sistema giudiziario, nella libertà di stampa, nelle riforme economiche, che devono proseguire".