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Gustav, McCain ridimensiona la Convention

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WASHINGTON – L'uragano Gustav si abbatte anche sulla Convention repubblicana, il cui inizio era previsto per oggi a St.Paul, in Missouri. E' tempo "di levarsi i cappelli repubblicani e mettere quelli americani", ha detto il candidato repubblicano John McCain, invitando il suo partito a pensare prima di tutto all'emergenza dell'arrivo dell'uragano Gustav in Louisiana. "Questo è un momento in cui dobbiamo lasciare da parte la nostra politica di partito, per agire come americani", ha detto il senatore dell'Arizona in un comizio a Saint Louis, in Minnesota.

McCain verrà formalmente scelto come candidato repubblicano alle elezioni presidenziali alla convention del suo partito che si apre oggi. Ma l'appuntamento è già stato fortemente ridimensionato di fronte all'emergenza, con la cancellazione di tutti i discorsi politici che erano previsti per oggi. L'apertura durerà poco più di due ore e si limiterà ad alcune formalità procedurali. Il programma dei prossimi giorni verrà deciso mano a mano e non è nemmeno sicuro che McCain e la sua vice Sarah Pailin arrivino di persona alla Convention. E' possibile che accettino la nomination in collegamento video da un'area vicino a quella che verrà travolta dall'uragano.

Anche la first lady americana Laura Bush ha cancellato un evento nei pressi della convention repubblicana in Minnesota. Laura Bush, che doveva apparire a St. Paul assieme a Cindy, moglie di McCain, sarebbe poi dovuta salire sul podio assieme al marito, il presidente americano George Bush, e al vice presidente Dick Cheney. Ma tutto è stato cancellato di fronte all'emergenza dell'uragano.

E anche il candidato democratico alla Casa Bianca Barack Obama, reduce dal successo della Convention di Denver, è pronto ad attivare la rete dei suoi sostenitori per venire incontro alla gente in fuga dall'uragano Gustav. "Possiamo attivare una lista e-mail di un paio di milioni di persone – ha detto ai giornalisti a Lima, in Ohio – penso che possiamo mobilitare numerosi volontari se sarà necessario".

Obama ha già contattato il governatore della Louisiana Bobby Jindall per fornire il suo aiuto e questi gli ha chiesto di collaborare a diffondere il messaggio sulla necessità di evacuare l'area che verrà colpita dall'uragano, specie fra la popolazione afroamericana di New Orleans. Per questo Obama si è fatto intervistare ieri da quattro stazioni televisive e una radio di new Orleans invitando tutti i residenti a lasciare al più presto la città.

Il senatore afroamericano ha avuto ieri anche una conversazione telefonica con il segretario per la Sicurezza Interna, Michael Chertoff, che lo ha informato degli sforzi condotti per affrontare l'emergenza. Obama ha chiesto se sono state adottate le procedure per l'evacuazione di anziani e persone svantaggiate, comprese nella legge di cui è stato promotore in Senato dopo il disastro dell'uragano Katrina nel 2005.