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I Lavori del Consiglio Provinciale

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I Lavori del Consiglio Provinciale
Vincenzo Ceccarelli

AREZZO – L’annuncio di un riconoscimento internazionale attribuito alla Provincia di Arezzo in materia venatoria ha aperto i lavori del consiglio provinciale. E’ stato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli ad informare dell’importante premio ricevuto nei giorni scorsi in Marocco: "è la prima volta che questo riconoscimento viene assegnato all’Italia – ha spiegato – e siamo stati premiati per l’equilibrio che abbiamo raggiunto tra cacciatori tradizionali e cacciatori di selezione". La parola è poi passata all’Assessore all’ambiente Andrea Cutini che fatto il punto della situazione sullo smaltimento dei rifiuti illustrando i passaggi amministrativi compiuti dalla Giunta provinciale e quelli invece previsti per il prossimo futuro. Sulla comunicazione, come da regolamento, sono stati consentiti brevi interventi, uno per ogni gruppo consiliare, aperti dal consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli. "Gli ambiti territoriali individuati dalla Regione – ha sostenuto Marcelli – sono troppo grandi e così si allontana il cittadino dalle decisioni. Vorrei sapere quale sarà in futuro il ruolo del consiglio provinciale, perché ritengo che dobbiamo poter intervenire sulle scelte. A mio avviso non dobbiamo arrenderci al gestore unico e neanche alla tariffa unica". Il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi ha ricordato come il suo gruppo e quello dei Comunisti Italiani avessero chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno dell’argomento. "Non sono d’accordo con la decisione che ha impedito al consiglio di esprimersi e, pur nel rispetto del vincolo di maggioranza, esprimo un forte dissenso sul metodo seguito e stigmatizzo una metodologia non sempre rispettosa dei ruoli – ha detto Malentacchi. Il nostro dissenso lo si ritrova anche sui contenuti, come dimostra l’assenza di due assessori alla votazione della Giunta che ha deciso sull’argomento". Toni simili sono stati usati anche dal capogruppo del Pdci Giorgio Renzi: "fino ad oggi abbiamo parlato di un tema come quello dello smaltimento dei rifiuti solo con interrogazioni o comunicazioni. Non è solo un problema di competenza formale, questo tema deve essere affrontato seriamente in sede di consiglio provinciale". Il capogruppo del Partito Democratico Francesco Ruscelli ha affermato che "al di là delle legittime posizioni politiche si dovrebbe fare lo sforzo di attenersi a quello che è il merito della questione. Secondo la normativa la Giunta aveva 15 giorni di tempo per esprimere un parere, lo ha fatto e questo non va caricato di un significato politico che non ha. La vera sfida che abbiamo davanti è il piano interprovinciale, dove si determinerà il futuro sulla questione dei rifiuti. In questa prospettiva non mancheranno i momenti di discussione e di approfondimento", ha concluso Ruscelli. Per il capogruppo dei Popolari verso il Pdl Massimiliano Lachi "un argomento delicato ed importante è stato portato in consiglio entrando dalla finestra con la forma della comunicazione sulla quale i consiglieri possono solo prendere atto di una situazione. Ci voleva una maggiore sensibilità da parte della Giunta". Il capogruppo del Partito Socialista Antonio Perferi ha ricordato che il panorama che si ha di fronte dal punto di vista normativo è abbastanza complicato. "Resto convinto – ha affermato Perferi – della posizione che questo consiglio ha già espresso, quello del superamento dell’esperienza delle Ato. Sicuramente, nell’esigenza di accelerare i tempi, è venuto a mancare un dibattito all’interno del consiglio e delle sue articolazioni, ma è difficile capire se il parere era di competenza del consiglio o della giunta ed anche nelle province di Siena e Grosseto si è proceduto con delibera di giunta". A chiudere il dibattito è stato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, che ha affermato di non voler entrare nel merito della questione dello smaltimento dei rifiuti perché "ci saranno momenti e passaggi di consiglio provinciale nei quali questo avverrà. Voglio solo precisare che il motivo per il quale la delibera non è passata in consiglio è solo perché non è di competenza del consiglio. Abbiamo chiesto ed ottenuto un parere su questo, ed è lo stesso che è stato espresso in tutte le province della Toscana. Irrispettoso nei confronti del consiglio sarebbe stato sottoporgli una questione che non è di sua competenza", ha concluso il Presidente Ceccarelli. Il consiglio provinciale ha poi approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere del Pd Rino Giardini sull’adesione alla "Carta di Belluno" sulla cultura della cittadinanza che ha l’obiettivo, come ha spiegato Giardini, di riavvicinare i cittadini alle pubbliche amministrazioni e agli enti locali. Approvato all’unanimità anche un ordine del giorno della Giunta provinciale sulla problematica legata alle norme urbanistiche regionali sugli interventi per le strutture legate all’agricoltura. "C’è una forte preoccupazione del mondo agricolo su questo – ha spiegato l’Assessore Roberto Vasai. Fermo restando che la tutela del territorio e del suo paesaggio sta a cuore prima di tutto agli agricoltori, deve essere data anche la possibilità di rinnovare impianti e cantine. L’azienda agricola deve avere la stessa attenzione che hanno quelle industriali o artigianali, non si può impedirne lo sviluppo e ci vogliono strutture moderne per fare prodotti di qualità". Il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli ha informato che sulla questione c’è già stato un incontro tra Assessore regionale, Upi e Anci. Si è poi passati alle interrogazioni, aperte dal consigliere del Pd Mario Bizzarri sul regolamento del consiglio provinciale e proseguite dal consigliere Rino Giardini, sempre del Pd, sull’intitolazione del nuovo campo scuola di Arezzo al campione aretino Fabrizio Meoni. Il consigliere di Rifondazione Comunista Mirco Meozzi ha sollecitato interventi di manutenzione sulla strada provinciale 48, denominata anche panoramica della diga di Montedoglio, mentre il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili ha sollevato il problema della sicurezza in Valdarno e, in particolare, a Montevarchi ricordando i tre furti in dieci giorni con caratteristiche eclatanti ai danni di esercizi commerciali in pieno centro cittadino. Il capogruppo del Pdci Giorgio Renzi, anche a nome di quello di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi, ha infine espresso forte preoccupazione per quello che sta succedendo all’Ipercoop di Montevarchi nei rapporti con il personale. Il consiglio ha poi approvato a maggioranza variazioni al bilancio ed al piano triennale dei lavori pubblici ed ha deliberato la presa d’atto dello scioglimento di una società che aveva esaurito i compiti che le erano stati assegnati con un finanziamento comunitario.