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I primi quindici anni del Parco Nazionale

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I primi quindici anni del Parco Nazionale

AREZZO – Quindici anni certamente sono pochi rispetto alle piante monumentali, ai castelli e agli edifici sacri che sono contenuti nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Ma forse sono abbastanza perché si possa fare un primo bilancio e festeggiare – in un progetto realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente – la crescente attenzione che questo monumento di storia e natura raccoglie da tutte le parti d’Italia. Il Parco – con tutti gli elementi naturalistici, paesaggistici, storici, gastronomici, culturali che lo caratterizzano – non perde occasione di rappresentare il suo desiderio di essere conosciuto, rispettato e vissuto, senza limiti di età o di appartenenza sociale. Le sue risorse possono rappresentare un'opportunità per tutti.

Questa mattina, nella sala della Giunta della Provincia di Arezzo Luigi Sacchini – Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna – Ivano Versari – Presidente del consorzio Casentino sviluppo e turismo – e Angelo Maria Cardone – Assessore della Provincia di Arezzo con delega alla difesa del suolo, ai parchi e alle riserve naturali – hanno parlato del valore sociale dell'area protetta, dei suoi elementi di pregio e delle iniziative organizzate in occasione del quindicesimo anniversario della costituzione del suo ente di gestione.

“Di stagione in stagione… camminando” è il diversificato programma di oltre 150 escursioni guidate che si svolgerà nei prossimi mesi in tutto il vasto territorio del Parco. Sono state ricordate le uscite in mountain bike, quelle notturne sotto le stelle con la collaborazione del Gruppo Astrofili Aretini, le visite guidate di impronta gastronomica in fattoria, quelle con esperti naturalisti per osservare le peculiarità dell’area protetta… In quest'ottica sono stati ricordati gli oltre seicento chilometri di rete sentieristica, da quelli "agonistici" a quelli per "le diverse abilità", tutti unici e imperdibili, alcuni davvero mozzafiato.

Il programma contiene, tra le tante novità di quest'anno, la valorizzazione del “Sentiero delle foreste sacre” – da Tredozio giungerà al monte sacro de La Verna seguendo cinque itinerari lungo la dorsale del Parco – e il “Trekking di fotografia naturalistica”, un vero e proprio corso – realizzato in collaborazione con il Centro Italiano della Fotografia d’Autore – da svolgersi nel periodo autunnale in uno dei fine settimana dedicati ai Sentieri d’autunno.

Sono state anche presentate le iniziative “Con bici e scarponi”, “Maestri del legno”, Montagna raccontata”, “Treno dei sapori” e le novità – i servizi offerti, gli orari d’apertura – della nuova stagione dei centri visita e dei punti informazioni. Un bus navetta raggiungerà il “paradiso del Parco”, la foresta della Lama. Ci andrà tre volte alla settimana (giovedì-sabato-domenica) con partenze da Badia Prataglia. Il percorso sarà accompagnato da una guida.

Non si possono naturalmente dimenticare esperienze innovative (aperte a tutti) legate al censimento "al bramito" del cervo e alla gestione della ricca fauna del Parco.

In chiusura si è parlato del preparato e appassionato supporto del gruppo degli Astrofili Aretini e del ruolo del planetario di Stia in provincia di Arezzo e nel sistema delle aree protette (Il Parco è unico sia in provincia che nel sistema dei parchi) per la divulgazione dell’astronomia.

Il programma di attività 2008-2009 di questa struttura contiene cicli di conferenze, serate pubbliche e incontri con astronomi professionisti e ricercatori sia dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri (FI) che del Dipartimento di astronomia dell’Università di Firenze.

Tutto l’edificio è alimentato da una minicentrale fotovoltaica che realizza corrente attraverso i pannelli solari e testimonia il crescente impegno verso le energie rinnovabili dell'area protetta (l'ente sta nuovamente investendo 60.000 Euro per progetti sui Coordinamenti Territoriali per l'Ambiente del C.F.S.).