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I risultati del lavoro svolto dal Centro Risorse Orientamento

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AREZZO – "Le scuole aretine ogni anno propongono agli studenti tante iniziative di orientamento, per aiutarli nella scelta del loro futuro, lavorativo, scolastico o universitario, ma la percezione dei ragazzi e delle loro famiglie è quella di essere soli in questo momento così delicato e di non riuscire a prefigurarsi ciò che li aspetta nel mondo del lavoro o all'università". E' Loretta Fabbri che parla, coordinatrice con il professor Bruno Rossi del Centro Risorse Orientamento (CRO), istituito da alcuni anni dall'Università di Siena e dalla Provincia di Arezzo per migliorare il sistema aretino dell'orientamento. Quanto descrive la docente universitaria emerge dall'indagine condotta negli ultimi mesi attraverso incontri con oltre cento studenti delle scuole superiori, con i loro insegnanti e i genitori, un lavoro su come e con quali strumenti i ragazzi arrivano a fare una scelta così importante al quale hanno partecipato anche la Consulta provinciale degli studenti e quella dei genitori.
I primi risultati di questo lavoro saranno presentati sabato 17 maggio, dalle 9,30, alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo (viale Cittadini, palazzina Donne, aula 15), una giornata in cui studenti, genitori e insegnanti si incontreranno per confrontarsi e progettare, partendo proprio dalle attività svolte con il Cro, iniziative che facilitino il passaggio dalla scuola all'università o al lavoro. Parteciperanno l'assessore provinciale alla Formazione Alessandra Dori, Loretta Fabbri e Bruno Rossi, coordinatori del Cro e docenti presso la facoltà aretina, Anna Cappelletti, formatrice e consulente dell'orientamento, Claudio Melacarne e Valentina Mucciarelli, rispettivamente ricercatore e assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze umane e dell'educazione dell'Ateneo, e Cinzia Iannaccone, responsabile dell'Orientamento del Centro per l'impiego della Provincia di Arezzo. "Questa giornata", spiega Anna Cappelletti, "vuole essere il punto di partenza di un percorso che vogliamo costruire insieme a insegnanti, studenti e genitori, perché la scelta dei ragazzi sia consapevole e coerente con le loro motivazioni, capacità, aspettative; un altro aspetto su cui sarà necessario lavorare è quello dell'informazione sui servizi e i soggetti – dai docenti universitari agli operatori dei centri per l'impiego – che possono aiutare i ragazzi in una decisione che, se sbagliata, potrà anche provocare delusione, scoraggiamento, demotivazione".

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