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Il cibo di strada arriva sul satellite con Streetfood

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ITALIA – È piaciuta davvero l’iniziativa dei 9 giovani italiani che hanno deciso di costituire assieme un’Associazione dedicata al mondo dei cibi di strada (www.streetfood.it). Una volta cibi unici, poveri, nel senso di povertà di ingredienti sia perché evitano lo spreco, oggi recuperati da altre ricette o da parti di animale poco desiderate come sangue o “quinto quarto” (frattaglie), sia perché non costituiscono ricette ricche e “appariscenti” da mangiarsi comodamente a tavola con forchetta e coltello.

Fin dall’antichità l’uomo era nomade e nel suo continuo spostamento (pastori e milizie) usava bivaccare nei passi di montagna e organizzarsi per il pasto con ciò che la natura gli offriva; oppure usava fermarsi alle bettole, trattorie e poste dei pellegrini per fermare la fame. Anche oggi questi cibi sono sempre più “nella bocca” di tutti con l’appellativo “di strada”. “Di Strada” perché in gran parte lì sono realizzati – agli incroci principali o lungo le direttrici di circonvallazione delle città, fuori dalle stazioni ferroviarie o anche nelle piazze di ritrovo di giovani e meno giovani – ma “Strada” anche per definire il luogo preferito da sempre dalla gioventù. L’imperversare di punti di ristorazione rapida ad opera di multinazionali ha portato ad una progressiva scomparsa di queste leccornie o nella migliore delle ipotesi ad un allontanamento e ritiro in aree subalterne. Può così suscitare ancora scalpore la notizia della piccola bottega di focacce al pomodoro che a pochi passi da un colosso dell’hamburger statunitense ad Altamura (BA) riesce a farlo chiudere.

L’Associazione Streetfood si dà quindi subito da fare e traccia i punti del suo intenso programma: Ricerca, Promozione, Educazione alimentare e guide turistico-enogastronomiche per far “gustare il territorio” oltre a illustrarne le bellezze. La ricerca sarà effettuata, oltre che dall’Associazione, anche da studenti di ogni livello e in ogni regione d’Italia per creare col tempo interessanti compendi che illustreranno le molteplici varietà di cibi di strada. Per la promozione, oltre ai tradizionali sistemi, entrerà in gioco uno strumento all’avanguardia: L’Imboccastrada, un software che, integrato al sistema GPS permette di scaricare itinerari dal web (www.limboccastrada.it) sul navigatore satellitare riuscendo così a farsi guidare in luoghi lontani e scoprire e gustare sapori unici. Nel portale già vi sono schede informative su cibi di strada italiani.

L’interesse dimostrato per l’argomento da testate di stampa tv e radio sono un indice di quanta strada ancora questa categoria può fare. I giovani che già amano questi sapori e li preferiscono a prodotti d’oltreoceano possono farsi comunicatori del gusto di strada, amici dei cibi di strada e contribuire a far del bene alla nostre tradizioni culturali oltre che a sé stessi.