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Il Consiglio Comunale dei bambini

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Dal 1998 il Comune di Arezzo aderisce al progetto internazionale “La città dei bambini”, al cui interno la seduta del Consiglio Comunale dei bambini rappresenta il momento attraverso il quale i piccoli “consiglieri” manifestano le loro esigenze e i loro bisogni. Come vuole la tradizione, la seduta del Consiglio si è svolta giovedì 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. In questa data ricorre infatti l’anniversario della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia approvata nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, documento donato due anni fa dai bambini al Sindaco Giuseppe Fanfani, nell’occasione nominato “Difensore dei bambini”.
Il presidente Giuseppe Caroti ha posto i propri saluti “innanzitutto ai bambini che partecipano al Consiglio per la prima volta. Questo strumento è importante perché i nostri concittadini più piccoli sono messi nella condizione di manifestare le loro richieste. In secondo luogo – ha invitato Caroti – i bambini dovrebbero essere strumento di controllo: in particolare, quelli di voi che siedono per il secondo anno in Consiglio, spero ricordino ciò che chiesero l’anno scorso per vedere se Sindaco e assessori hanno risposto adeguatamente. È poi prassi per il Presidente del Consiglio Comunale regalare una pigotta ai consiglieri ‘adulti’ diventati padri. Dal momento che quest’anno l’evento non si è verificato e visto che i proventi della vendita di queste bambole vanno all’Unicef, nel prossimo Consiglio regalerò la pigotta ai consiglieri nonni per continuare a contribuire a favore dell’associazione che a livello mondiale si dedica ai diritti dell’infanzia”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ringraziato “gli insegnanti, le famiglie di questi bambini, fondamento della società civile, l’Unicef, associazione mondiale che tra i propri fini persegue quello più nobile, il benessere dei bambini. Ogni hanno si ripete l’occasione per parlare con loro dei problemi della città ed è un impegno per la nostra amministrazione”. Il Sindaco ha poi presentato gli assessori Francesca Tavanti, Ilario Nocentini, Franco Dringoli, Lucia De Robertis e Aurora Rossi che si sono trattenuti durante i lavori consiliari quando hanno preso la parola i piccoli protagonisti della mattinata, rispondendo in seguito ai loro suggerimenti e garantendo attenzione immediata e per il futuro.
Giovanni Poggini, presidente provinciale dell’Unicef, ha ricordato come con il Consiglio dei bambini “si celebra un momento importante avvenuto 29 anni fa, l’approvazione di una convenzione mondiale sull’infanzia. Ogni bambino è una persona irripetibile che ha diritto a essere tutelata da noi adulti. Gli articoli della convenzione non sono numeri e parole ma diritti concreti che possono essere rivendicati. Un ringraziamento ai genitori che hanno lavorato alle pigotte che servono a ricavare dei fondi per bambini, non direi ‘meno fortunati’, termine che non amo, ma che hanno bisogni diversi dai vostri”.
L’assessore alle politiche sociali Francesca Tavanti ha sottolineato che “i suggerimenti letti dimostrano una visione d’insieme perché coinvolgono non un singolo assessorato ma l’intera amministrazione. Un bisogno essenziale di autonomia e sicurezza emerge da progetti che consideriamo materiale esenziale per le nostre scelte. Cercheremo sempre di ‘abbassare’ la nostra ottica operativa a livello dei bambini per non tralasciare alcun cittadino”.
La parola è poi passata ai bambini stessi che hanno subito ricordato la lettera d’intenti già letta l’anno scorso in Consiglio dove chiedevano una città senza pericoli, sempre più sicura soprattutto in termini di traffico, “il nostro nemico più grande”, con possibilità di giocare in spazi all’aperto senza pericolo di essere investiti. Altro tema toccato nella lettera era stata la qualità della pubblicità in strada e in tv, definita “brutta e sfacciata”, sulla quale “gli adulti dovrebbero prestare maggiore attenzione”. Ecco allora il progetto di una “tv dei ragazzi”, o comunque di mezzi di comunicazione che passino messaggi misurati e privi di volgarità gratuite, sul quale i rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno dimostrato interesse e disponibilità.
Le richieste dei piccoli hanno dunque ruotato attorno a questa esigenza di fondo: meno auto e più spazi nei parchi e nelle scuole dove sia possibile intrattenersi in compagnia, perché “una città dove i bambini giocano più sicuri e vanno a scuola tranquilli è una città più allegra. Camminare a piedi è poi un modo per non andare sempre in macchina, è utile di conseguenza alla nostra salute, si può conoscere meglio Arezzo e garantire un ambiente migliore”.
Alcuni bambini hanno ricordato poi la loro partecipazione ai gruppi di lavoro durante il percorso partecipativo per la riqualificazione di Piazza Sant’Agostino, “vorremmo nella piazza cancellare un po’ di parcheggio per fare spazio al gioco”, il loro incontro nel corso della fase propedeutica alla stesura del regolamento urbanistico, nel quale “auspichiamo l’aumento delle piste ciclabili e maggiore attenzione ai bambini disabili”, e i colloqui avuti con l’assessore Aurora Rossi sugli aspetti critici di Saione: in merito, i piccoli si sono detti “disponibili a partecipare alle attività dei volontari del servizio civico, attraverso la segnalazione dei luoghi della città dove intervenire, dai parchi pubblici a Piazza Zucchi”.
Un grazie poi all’assessore Ilario Nocentini per avere previsto nel nuovo regolamento del verde il diritto “a giocare nei parchi pubblici come richiesto lo scorso anno” e un invito a prestare attenzione, sempre per quanto riguarda i parchi, alle “esigenze dei bambini disabili, alla possibilità di giocare a nascondino o praticare sport come pallavolo e basket”.
Non sono mancate proposte concrete per la gestione della sezione “ragazzi” della Biblioteca Città di Arezzo recentemente inaugurata: “settimane a tema, ad esempio sul genere letterario del poliziesco, uno scaffale con storie inventate dai ragazzi leggibili da tutti, spettacoli serali adatti”.
L’ultimo annuncio è toccato all’assessore Lucia De Robertis: “Appuntamento per tutti i bambini il 31 dicembre in Piazza della Badia: uno spicchio di città destinato a una festa riservata appositamente a loro con musica, zucchero filato, gonfiabili. Per stare insieme in contagiosa allegria”.

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