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Il Consiglio Provinciale approva il bilancio consuntivo 2007

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Il Consiglio Provinciale approva il bilancio consuntivo 2007

AREZZO – Con 18 favorevoli e 5 contrari il consiglio provinciale ha approvato il bilancio consuntivo dell’ente per l’anno 2007, il cui dibattito è stato anche l’occasione per considerazioni più generali sul dibattito in corso a livello nazionale sul ruolo delle province e, a livello amministrativo, sulle valutazioni dell’intero percorso di legislatura, visto che questo sarà l’ultimo consuntivo approvato prima delle amministrative del prossimo anno. Ad aprire il dibattito è stato il capogruppo del partito socialista Antonio Perferi: "abbiamo approvato il bilancio di previsione 2007 con un panorama politico molto particolare, perché proprio in quel periodo si era cominciato a parlare dell’inutilità dell’ente Provincia. Questo conto consuntivo è invece la prova che un ente pubblico può operare con efficienza, efficacia, economicità e trasparenza. Noi siamo convinti che le Province non sono inutili perché abbiamo la consapevolezza del ruolo che svolgono. Nello specifico del bilancio osservo che l’avanzo di amministrazione si assesta nella percentuale che abbiamo sempre avuto in questi anni e che cresce l’autonomia finanziaria, e questo ci rende più liberi dandoci la possibilità di operare e attivare risorse. Annuncio quindi il mio voto favorevole", ha concluso Perferi al quale ha fatto seguito l’intervento del consigliere del Pd Rino Giardini. "I rendiconti finanziari – ha esordito Giardini – hanno una rilevanza importante e ci consentono di valutare la capacità operativa da parte dell’ente. In questo caso poi non ci si limita all’anno 2007, ma si allarga lo sguardo all’intera legislatura, che si avvia alla conclusione. Le problematiche generali che avevamo di fronte al momento del nostro insediamento relativamente al quadro istituzionale sono rimaste inalterate. C’è quindi la necessità di forti elementi di innovazione e di cambiamento nei confronti degli enti locali ed è impellente che il Parlamento attui la riforma delle autonomie locali ed il federalismo fiscale contrastando il proliferare di organismi di vario tipo e riportando le decisioni alle assemblee elettive, forti del mandato popolare. Il mio voto favorevole al bilancio consuntivo è convinto perché si dimostra una capacità operativa di alto livello da parte dell’amministrazione provinciale". Per il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi "il ruolo delle Province nell’architettura istituzionale dello Stato è fondamentale. Con l’avvicinarsi della scadenza del mandato amministrativo il confronto politico è più attento e più serrato, si può misurare l’efficacia delle scelte e trarre un giudizio complessivo di merito sull’opera di governo. Possiamo dire, come Rifondazione Comunista, di aver tenuto fede al nostro impegno sia nella giunta che nel consiglio provinciale. C’è un giudizio complessivo che è positivo sul piano politico e amministrativo, però dobbiamo anche dire che è in atto una fase di crisi del sistema economico e produttivo del nostro territorio, che sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti ci sono elementi che necessitano approfondimenti e che non si è ancora dato vita al consiglio provinciale degli stranieri. Rivendichiamo quindi il ruolo di stimolo in questo mandato amministrativo, ma rimane il giudizio positivo sul bilancio che si tramuterà in voto favorevole". Diversi i toni del capogruppo dei Popolari verso il Pdl Massimiliano Lachi. "Se da più parti si mette in discussione il ruolo delle province è sicuramente perché il problema esiste, nell’attuale legislatura sono presenti in Parlamento tre disegni di legge che chiedono l‘abolizione di questi enti – ha affermato Lachi. Dalla discussione su questo bilancio e dell’intera legislatura ricavo innanzitutto la sensazione dell’assoluta inutilità del ruolo dei consiglieri provinciali. Quando si parla di un ruolo nuovo per la Provincia, a mio avviso questo dovrebbe passare da un diverso assetto istituzionale nelle dinamiche di decisione con maggior coinvolgimento delle assemblee elettive. Passando al bilancio, noto che nelle entrate tributarie c’è una cifra di 35 milioni di euro che vengono assorbite per oltre il 50% dalle spese del personale. Mi chiedo se non sia il caso di pensare a chi serve o a cosa serve questa macchina amministrativa che assorbe una cifra così rilevante delle entrate. Ritengo infine che il progetto su Piero della Francesca non è la migliore iniziativa della Provincia, ma è l’unica e che la cosa che è indubbiamente aumentata in questi anni è la propaganda che l’ente fa alle sue attività". Per il capogruppo del Pdci Giorgio Renzi "il problema non è quello di eliminare le province, ma il proliferare di altri enti, società, consorzi che ha delegittimato e depotenziato gli enti creando situazioni di rischio per il sistema democratico italiano. Venendo al bilancio, credo sia corretto al termine di questa esperienza amministrativa sottolineare che la Provincia ha avuto un ruolo positivo anche rispetto al mondo economico in termini di raccordo e di coordinamento e che è stata vissuta come un punto di riferimento. Siamo l’ente che ha il ruolo di fare rete anche nella cultura e nel turismo, ed è positivo ce si siano racchiuse tutte le iniziative estive nel progetto del Link Festival. Si poteva fare di più per la progettazione di utilizzo dei fondi europei e per la stabilizzazione dei precari, e mi auguro che prima della fine della legislatura si arrivi ad assumere decisioni importanti in tema di rifiuti", ha concluso Renzi a cui ha fatto seguito l’intervento del capogruppo del Pd Francesco Ruscelli. "Nel nostro territorio – ha detto Ruscelli – l’immagine della Provincia è quello di un ente che è riuscito ad interpretare il ruolo di motore dello sviluppo di area vasta e di coordinamento delle tante sensibilità con l’obiettivo di costruire un valore aggiunto. Pur operando in un quadro che in questi anni non è stato certo positivo, abbiamo un dato del prodotto interno lordo che in questo territorio è nettamente superiore alla media regionale, a dimostrazione che si è andati nella direzione giusta. La mostra su Piero della Francesca ha prodotti risultati straordinari per la sua ricaduta economica nel territorio, e sono certo che anche la mostra sui Della Robbia ne produrrà altrettanti. Molte sono le sfide che ancora ci attendono da qui alla fine della legislatura e daremo ai cittadini un quadro esaustivo e chiaro di quello che abbiamo fatto con il bilancio sociale di mandato". Il capogruppo di Alleanza Nazionale Luca Berbeglia ha giudicato "interessante il dibattito, ma dedicato in parte minima all’oggetto della discussione che è il bilancio consuntivo. Il dato imprescindibile è che si è creata in Italia una struttura della pubblica amministrazione che è insostenibile per un paese civile e che oggi non è in grado di dare servizi di livello in materia di giustizia, sanità e istruzione, vitali per la società. Bisogna prendere atto anche che in questi anni si è andato sempre più perdendo il ruolo delle assemblee elettive. Venendo al bilancio, rilevo che il dato sull’avanzo di amministrazione è molto più alto del 3% e ci sono notevoli differenze tra preventivo e rendiconto soprattutto in materia di spese che aumentano nella parte corrente e diminuiscono in conto capitale, segno di incapacità a realizzare quello che si prevede". Ultimo intervento è stato quello del capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili. "Ritengo – ha affermato – che discutere sui massimi sistemi sia inutile in un dibattito come questo, mentre facendo un giro nel territorio provinciale mi sono reso conto che le province vengono avvertite come enti lontani dai cittadini. Si notano come elementi costanti nei nostri bilanci i notevoli avanzi di amministrazione, che possono essere dovuti a tanti fattori tra i quali opere pubbliche non realizzate o non concluse. In sede di bilancio preventivo il gruppo di Forza Italia aveva proposto di eliminare o ridurre la tassazione sul co
nsumo di energia elettrica da parte delle aziende ed oggi lo ripropongo, anche alla luce del dato sull’avanzo di bilancio", ha concluso il rappresentante di Forza Italia.