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Il Pozzo San Donato esiste

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Il Pozzo San Donato esiste

Stamani 6 Agosto, vigilia della festa di San Donato è stato aperto l’antico pozzo di San Donato ubicato all’interno della Chiesa di Santa Maria in Gradi. Per millenaria tradizione popolare, gli Aretini si recavano nel giorno della vigilia e della festa del Santo Patrono della città e della diocesi ad attingere l’acqua taumaturgica, fonte di salute e di grazia. Il pozzo di San Donato esiste, la tradizione secolare degli Aretini è reale.
Con la partecipazione dei Vigili del Fuoco di Arezzo e alla presenza di Pier Luigi Rossi e di numerosi cittadini, è stata sollevata la botola di pietra. Grande emozione ha colpito i presenti che si trovano davanti la maestosità di un profondo pozzo.
Un pozzo fatto con grandi pietre arenarie giustapposte, con una larghezza di circa un metro e mezzo, ed una profondità di circa dodici metri, di cui otto circa colmi di acqua chiara e pulita.
Un coraggioso vigile del fuoco si è calato all’interno de l pozzo per verificate la esistenza di eventuali cunicoli e gallerie, adduttrici di acqua. Si è scoperta la esistenza di pietre più grandi aggettanti dalle pareti nel lume del pozzo, come se servissero a salire o scendere in profondità. Una scala di pietre. Non si esclude la presenza di gallerie e cunicoli in maggiore profondità. Davanti a questa opera idraulica millenaria si è convenuto di iniziare un rilevamento più dettagliato, prevedendo una eventuale scarica di tutta l’acqua contenuta nel pozzo mediante potente idrovora, per poi esplorare in ogni dettaglio l’intero pozzo, le sue pareti fino al suo fondo.
I pozzi hanno sempre una rilevante importanza storica perché nascondono gli oggetti caduti o nascosti all’interno nei secoli. Il pozzo va riferimento alla tradizione che San Donato si sia nascosto o ritirato nell’area dove oggi sorge Santa Maria in Gradi assieme al Monaco Ilariano. Nella zona al tempo dell’Arezzo Romana c’erano varie e importanti fabbriche di ceramica corallina. La zona era ricca di acqua e di argilla, luogo adatto per fare la preziosa ceramica rossa aretina.
Attorno al 900 dopo Cristo fu edificata una chiesa ottagonale, poi gestita in secoli successivi da Monaci Camaldolesi. Sul finire del ‘500 fu costruita l’attuale Chiesa che inglobò la antica chiesa primitiva e l’antico pozzo con l’acqua di San Donato.
Il pozzo non fu interrato o distrutto, ma conservato. Tant’è che ancora oggi è ubicato all’interno della chiesa. Seguendo le indicazioni della tradizione popolare è stata riaperta una antica pagina di storia e di fede del popolo di Arezzo. Ogni altra scoperta sul pozzo sarà comunicata nelle prossime settimane. Chiunque ha informazioni, ricordi, notizie sulla tradizione dell’acqua taumaturgica del pozzo di Santa Maria in Gradi è invitato a dare la sua testimonianza.


Articlolo scritto da: Pier Luigi Rossi