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In autonno i lavori alla rete fognaria dell’ospedale San Donato

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In autonno  i lavori alla rete fognaria dell’ospedale San Donato

Sta per giungere a conclusione l’annosa questione del rifacimento del sistema fognario presso l’ospedale San Donato per la riduzione dei rischi di allagamento e ristagno: l’amministrazione comunale aveva già annunciato nei mesi scorsi l’impegno a giungere alla redazione entro l’estate di un progetto esecutivo. Tale impegno è stato mantenuto: il progetto è pronto ed è stato consegnato nel mese di luglio alla Sociatà Nuove Acque, competente per l’espletamento della procedura di gara.
“Possiamo dire – dichiara l’assessore alle opere pubbliche Franco Dringoli – che questo autunno partiranno i lavori, salvo nuovi imprevisti a questo punto non imputabili all’amministrazione comunale. Me se di ritardi si deve parlare in merito all’opera e alla sua realizzazione, credo di poter affermare che questa amministrazione fin dal suo insediamento ha lavorato per superare tutte le situazioni di impasse che ha incontrato. Infatti, se l’accordo programmatico tra Comune, Asl, Provincia e Nuove Acque, dove ciascun ente prendeva determinati impegni e garantiva il loro rispetto, risaliva addirittura al 28 dicembre 2004, abbiamo dovuto aspettare il commissario governativo per l’approvazione del progetto preliminare nel maggio 2006 visto che la precedente amministrazione non aveva attivato il finanziamento per l’incarico di progettazione.
Ulteriori ritardi nella definizione del progetto esecutivo sono stati poi determinati da modifiche alle impostazioni e ai contenuti della convenzione fra enti sopra citata volute dalla Asl 8 che hanno determinato la revisione complessiva della progettazione stessa.
Appare perciò inappropriata la polemica sollevata in questi giorni dal direttore Monica Calamai con dichiarazioni fuori luogo e fuori tempo, ora che siamo infatti giunti alla fine di un percorso sul quale l’amministrazione si è spesa anche subendo dilazioni temporali dovute proprio a scelte dell’azienda sanitaria. Parole che danno dunque un quadro errato della situazione e, peraltro, una cattiva immagine complessiva dei rapporti intercorrenti fra le istituzioni chiamate a dare soluzione a un grave problema come quello della fognatura presso l’ospedale di Arezzo”.