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In migliaia al Campidoglio per l’ultimo omaggio a Sensi

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In migliaia al Campidoglio per l’ultimo omaggio a Sensi

ROMA – Un lungo applauso ha salutato l'arrivo in piazza del Campidoglio del feretro del presidente della Roma, Franco Sensi. In piazza, sotto la statua di Marco Aurelio, atmosfera composta e grande commozione tra uomini, donne, intere famiglie e ragazzi, alcuni con il berretto giallorosso, altri con la maglietta della 'Magica'. Secondo gli organizzatori finora siano state circa 30.000, le persone arrivate nell'Aula Giulio Cesare per rendere omaggio al presidente del terzo scudetto giallo.
Tutti in silenzio tifosi giallorossi e cittadini romani hanno atteso anche ore sotto il sole pur di lasciare il proprio personale saluto, sfilando davanti al feretro di Franco Sensi. Ai piedi della bara un tappeto fatto di sciarpe, bandiere, foto e biglietti. "Grazie papa'! Continua a vigilare sulla nostra fede", si legge su uno di questi, mentre un altro messaggio dice al Presidente "sarai sempre la storia di Roma". Tanti anche i fiori e i messaggi lasciati in piazza del Campidoglio, ai piedi della scalinata che conduce all'Aula Giulio Cesare. Una cerimonia di benedizione della salma è stata officiata da sua eminenza monsignor Francesco Gioia. La camera ardente resterà aperta fino alle 22 di oggi e dalle 8 alle 11 di domani, prima dei funerali previsti a mezzogiorno a San Lorenzo al Verano. Alla fine della funzione Rosella Sensi leggerà un messaggio per i tifosi e i romani accorsi per offrire l'estremo saluto al presidente.
Ad accogliere ai piedi della scalinata del Campidoglio la moglie del presidente della Roma, signora Maria, c'era il vicesindaco della capitale, Mauro Cutrufo. Il popolo romano e romanista ha manifestato alla figlia Rosella la propria solidarietà e la propria vicinanza con un lungo applauso che le è stato tributato al suo arrivo sotto la scalinata.
A salutare il presidente c'era il sindaco della capitale, Gianni Alemanno che lo ha voluto paragonare ad Alberto Sordi. "In lui -ha detto- batte il cuore della romanità: forza comunicativa e grande dirittura morale, che unisce e lega diversi ceti sociali". Ha ricordato poi l'impegno di intitolare il nuovo stadio di calcio a Sensi e ha voluto concludere con un ricordo personale. "Una volta -racconta- mi venne a trovare come imprenditore agricolo, mentre ero ministro dell'Agricoltura: era una persona molto legata alla terra, e di lui mi colpì immediatamente l'umanità e il carisma".
Fra i primi a confortare la moglie e le figlie del presidente della Roma è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Tra gli esponenti politici, sono arrivati il sindaco della capitale, Gavino Angius (Ps), il verde Paolo Cento che è anche presidente del Roma Club di Montecitorio e il segretario del Pd, Walter Veltroni, che ha portato la sua testimonianza di affetto alla famiglia.
"A loro ho ricordato – ha detto il leader del Pd ai giornalisti – quando abbiamo festeggiato proprio qui dentro i suoi 80 anni. Fu molto bello, perché ci univa un'amicizia profonda, che andava al di là della mia persona visto che lui e mio padre erano amici. E' stato un uomo di sport innamorato di Roma e credo di poter essere fra quelli che possono testimoniare quanto la famiglia Sensi abbia fatto per la città, anche al di là di quello che si sa".
"Negli anni in cui sono stato sindaco – ha continuato Veltroni – ho potuto misurare l'amore, la passione e l'immensa generosità messi a disposizione da Sensi per fare della Roma una grande squadra. E quello di oggi è un atto di riconoscenza, rispetto e simpatia nei confronti di un uomo fuori dagli schemi tradizionali e dall'intelligenza finissima".
"Franco Sensi è stato un grande presidente che ha impersonato una bella figura di difesa dello sport, un esempio di chi ha creduto e combattuto in modo coerente" ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha reso omaggio al presidente della Roma. Quanto all'idea avanzata del sindaco Gianni Alemanno di intitolare lo stadio Olimpico al presidente giallorosso, Zingaretti frena: "Non è il momento di fare polemiche. Ci sono non uno ma 150 mila modi di ricordare Sensi".
Tra tantissima gente comune, molti anche i volti noti che hanno voluto portare il loro ultimo saluto a Franco Sensi. All'arrivo di Francesco Totti insieme a Bruno Conti e all'allenatore della Roma Luciano Spalletti in Campidoglio, un lungo applauso li ha accompagnati fin dentro la sala dai tifosi in attesa sulla piazza. "Il presidente Sensi mi ha trasmesso un sentimento di grande fiducia e di grande affetto -ha detto Spalletti-. Ha fatto vedere da subito che mi voleva bene". "Aveva uno sguardo profondo e intenso che trasmetteva sempre grande forza e sicurezza -ha proseguito Spalletti- era come se dicesse 'tu lavora sul campo perché tanto fuori ci penso io'".
Applauso anche per il cantante Antonello Venditti, autore dell'inno della Roma che si è intrattenuto a lungo con i familiari del patron giallorosso, mentre dal mondo dello spettacolo hanno voluto testimoniare il proprio affetto, tra gli altri, Lando Fiorini, Simona Marchini, Flavio Insinna e Amedeo Minghi. Molto presto è arrivato anche l'ex centravanti giallorosso Abel Balbo.
I giocatori della Roma Simone Perrotta, Alberto Aquilani, Marco Cassetti e Daniele De Rossi sono arrivati alle 16 in punto in Campidoglio per dare l'estremo saluto a Sensi. Con i giocatori c'era anche il portiere del Palermo, ex giallorosso, Marco Amelia.
Per ricordare la figura di Sensi la nazionale italiana scenderà in campo con il lutto al braccio in occasione della partita amichevole contro l'Austria in programma domani sera a Nizza. Prima dell'inizio della gara, sarà anche osservato un minuto di silenzio. Lo ha reso noto il presidente della Figc, Giancarlo Abete.