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Inaugurato il nuovo Palazzo di Giustizia

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Inaugurato il nuovo Palazzo di Giustizia

AREZZO – “Un nuovo palazzo funzionale ad una giustizia normale”. Così il Sottosegretario Luigi Li Gotti ha salutato, all’inaugurazione di questa mattina, la nuova cittadella delle giustizia di Arezzo. “Una giustizia che sappia dare risposte ai cittadini. La rigorosa applicazione delle leggi – ha affermato Li Gotti, citando il Presidente della Repubblica Napolitano – è l’imperativo assoluto. Un paese civile è tale solo se è capace di garantire una giustizia normale”. Il Sottosegretario ha portato anche ‘buon notizie’ per il mondo giudiziario. Non solo la disponibilità di un “tesoretto” ministeriale ma anche l’annuncio che ci saranno 3.000 nuove assunzioni e che almeno 15.000 laureati ogni anno potranno fare praticantato e dottorato presso gli uffici giudiziari italiani.
Nel suo intervento, il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato e ringraziato i protagonisti della realizzazione del nuovo palazzo di Giustizia, annunciando interventi nell’area circostante. “Tra le 8 e le 9 della mattina circa 1.000 persone transitano in questa zona. Siamo impegnati a dare risposte in termini di viabilità e sosta, nella consapevolezza che l’opera è stata realizzata in difetto di un’idonea programmazione della mobilità”.
Il Presidente del Tribunale, Francesco Scutellari, ha ricordato come fino ad oggi la giustizia ad Arezzo sia stata amministrata in 9 sedi diversi, con inevitabili disagi. Ha quindi ringraziato l’ex Sindaco Lucherini e l’attuale Sindaco Fanfani per il contributo che hanno dato alla realizzazione di quest’opera. “Il nuovo palazzo – ha detto – non risolve ovviamente i problemi della giustizia che anche nella nostra realtà sono evidenziati dalle carenze di personale e risorse. Nonostante questo – ha precisato Scutellari – la durata media dei processi civili non supera i 2 anni e siamo quindi al di sotto della media. Ed i procedimenti penali sono in grado, mediamente, di esaurirsi in pochi mesi. Abbiamo punte di eccellenza nei settori del lavoro e della famiglia”.
I riflessi positivi che avrà nell’attività giudiziaria il nuovo palazzo, sono stati sottolineati anche dal Sostituito Procuratore della Repubblica Elio Amato ed il Presidente dell’Ordine degli avvocati, Piero Melani Graverini, ha espresso la soddisfazione della sua categoria ed ha rivolto un ringraziamento al suo predecessore, Iodice, che si era particolarmente impegnato per la nuova cittadelle giudiziaria.
Un impegno che ha visto protagonista anche la struttura tecnica del Comune di Arezzo, rappresentata dal dirigente Luca Ricci il quale ha sottolineato come i lavori, iniziati nel giugno 2003, siano stati completati in soli 4 anni, dato che nel luglio dello scorso anno è iniziato il trasferimento degli uffici.
Dalla funzionalità all’estetica: il progettista, architetto Manfredi Nicoletti, ha ricordato come “questa opera sia ormai in tutte le pubblicazioni di architettura del mondo” e come “la forma del palazzo abbia preso spunto da quella dell’antica Arezzo, cioè da una conca di mura che protegge la città”.
Prima del taglio del nastro, il Vescovo Monsignor Bassetti, ha benedetto i locali.

Scheda tecnica
Il nuovo Palazzo di Giustizia, realizzato in parte dell’ex area ospedaliera di Via Fonte Veneziana, con il restauro e l’ampliamento dell’immobile già sede del Sanatorio “Antonio Garbasso”, rappresenta il raggiungimento di un obiettivo che le varie amministrazioni comunali degli ultimi 30 anni si erano dato per venire incontro alla esigenza di sempre nuovi spazi. All’originaria sede storica del palazzetto della Fraternità dei Laici in Piazza Grande, in cui il Tribunale si era insediato per volere del Granduca Pietro Leopoldo nel 1783, si erano con il tempo aggiunte altre sei sedi sparse nella città.
Il progetto esecutivo, prevedeva oltre al restauro conservativo dell’ex ospedale “Garbasso”, in quanto immobile vincolato dalla Soprintendenza, anche un suo ampliamento con la realizzazione di un corpo di fabbrica distanziato dal precedente e a esso collegato da una passerella in acciaio e vetro. Per realizzare l’ampliamento, il progettista si è ispirato a un’intuizione naturalistica rappresentata dalla foglia caduca di una magnolia, pianta presente nel parco adiacente il sanatorio, e a una di carattere storico rappresentata dalla morfologia delle mura trecentesche di Arezzo lungo Via Garibaldi il cui andamento curvilineo riprende quello della foglia.
Il nuovo immobile del “Garbasso” ospita dunque nei suoi quattro piani la maggior parte degli uffici giudiziari: al piano terra sono collocati gli uffici del Giudice di Pace con le relative aule per il dibattimento, le aule del Tribunale e nella parte seminterrata gli archivi, al piano primo gli uffici della Polizia Giudiziaria, dell’Unep, del Tribunale Civile e del Lavoro, al piano secondo gli uffici del Tribunale Penale, al piano terzo gli uffici della Procura della Repubblica e al piano quarto la biblioteca con la sala corsi e l’ampio lastrico solare in parte coperto.
La parte in ampliamento è invece articolata su un interrato e su tre piani fuori terra. Al piano interrato sono inseriti il garage, gli archivi e le strutture di sicurezza. Il piano terra è caratterizzato da una grande hall, che si sviluppa per tutta l’altezza dell’edificio e con inserito al centro un doppio ascensore panoramico e dalle due grandi aule a doppia altezza, per il Collegio Penale e per la Corte di Assise, oltre ai locali di sevizio, il tutto pavimentato con il marmo nero lucido della Cina. Il piano primo, nella parte libera è destinato a uffici vari e sala stampa. Il piano secondo è occupato dalla presidenza del Tribunale e dalla relativa direzione amministrativa, mentre il lastrico di copertura è interamente occupato dagli impianti tecnologici. I pavimenti dei corridoi e della passerella sono sempre in marmo nero della Cina.
Il nuovo Palazzo di Giustizia è inserito nell’ampio parco che caratterizzava l’area sanatoriale e che è in corso di completo restauro per renderlo fruibile anche agli abitanti del comparto.
L’intervento è stato finanziato per complessivi euro 22.723.969,94 come segue: per 7.230.262,97 dal Comune di Arezzo, per 15.493.706,97 dal Ministero di Grazia e Giustizia. L’amministrazione comunale ha poi provveduto a impegnare ulteriori euro 200.000 e successivamente un’ulteriore somma di euro 400.000 per il completamento e la realizzazione di alcune opere non previste nell’appalto come adeguamenti tecnologici e sistemazioni esterne e finalizzate all’attivazione del Palazzo di Giustizia di cui gradatamente dal giugno al novembre 2007 hanno preso possesso i vari Uffici.