Home Politica Inceneritore, replica di Massimiliano Dindalini

Inceneritore, replica di Massimiliano Dindalini

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AREZZO – «L'assemblea dei sindaci dell'Ato 7 ha approvato il piano industriale destinato a garantire la provincia di Arezzo da qualsiasi rischio di emergenza rifiuti. Ho condiviso questo indirizzo con lo stesso spirito con il quale hanno agito tutti i sindaci degli altri comuni, compreso Arezzo nel cui territorio ricade l'impianto di San Zeno. I criteri sono semplici e chiari: tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente. Non a chiacchere, però. Non a frasi ripetute ossessivamente per giustificare la propria esistenza sulla scena politica.
I cittadini hanno bisogno di risposte ai problemi. E' finita l'ora del "non fare", del rinviare continuamente le scelte, del non scontentare nessuno. I risultati di questa "politica" sono rintracciabili in altre parti d'Italia. Mi dispiace che Democrazia Partecipativa non condivida la scelta di tutti i Sindaci dell'Ato 7. Mi dispiace ancor di più se analogo giudizio negativo avranno alcuni cittadini di Civitella. Con loro avremo modo di discutere e di chiarire le ragioni della scelta: sia in Consiglio comunale che nei confronti che l'amministrazione comunale potrà organizzare.
In ogni caso la decisione dell'Ato 7 non si limita solo alle quantità di rifiuti da destinare a San Zeno ma prevede molte altre azioni. In questo senso viene incontro all'orientamento dell'Amministrazione comunale di Civitella che in questa vicenda, come in quella della Chimet che Democrazia Partecipativa furbescamente continua ad accostare, ha sempre affermato e praticato la priorità della salute e dell'ambiente.
Quanto alle "direttive politiche", è ormai evidente che Democrazia Partecipativa, leggi Rifondazione Comunista, è ormai in campagna elettorale.»