MUMBAI – E' salito il bilancio delle vittime degli attacchi terroristici che ieri hanno colpito Mumbai, la capitale finanziaria dell'India: finora si contano 125 morti e 327 feriti, secondo l'ultimo bilancio fornito dal ministero degli Interni indiano. Tra le vittime c'è anche un italiano, un cittadino di Livorno, Antonio Di Lorenzo. Per il governo del Maharashtra, Stato in cui si trova Mumbai, sono sei gli stranieri uccisi e sette quelli feriti. Fra i 125 morti figurano 14 poliziotti, un soldato e 104 civili indiani.
Sette nostri connazionali sono ancora in ostaggio all'hotel Oberoi-Trident, tra cui una bambina. Lo ha confermato in serata la Farnesina. Il ministero è 'in contatto continuo con i nostri connazionali' ha assicurato il capo dell'Unità di crisi. Dei 25 ostaggi liberati dall'albergo non risultano italiani, ha poi annunciato, senza fornire dettagli sul blitz.
Per il primo ministro indiano, Manmohan Singh, gli attacchi a Mumbai sono opera di terroristi venuti dall'estero: 'È evidente che il gruppo che ha condotto questi attacchi, basato fuori dal nostro Paese, è giunto con l'unica idea di portare distruzione nella capitale commerciale' ha detto il premier in un discorso alla nazione. 'Diremo con forza ai nostri vicini che l'uso dei loro territori per lanciare questi attacchi non sarà tollerato e che ci sarà un costo se non verranno prese misure adeguate', ha proseguito Singh senza nominare nessun Paese.
Secondo il 'Times of India', stando a informazioni ottenute dai terroristi catturati, fra i responsabili degli attacchi vi sono cittadini pachistani. La polizia della zona di Colaba ha sequestrato quattro barche che sarebbero state usate dai terroristi per raggiungere la costa. La marina indiana ha inoltre intercettato la nave mercantile 'NV Alpha' sulla quale sarebbero sbarcati gli attentatori che hanno assaltato la città.
Dopo gli attenti terroristici in India è necessario alzare la guardia anche in Occidente: è quanto ha riferito il prefetto Giovanni Di Gennaro, direttore generale del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).
Intanto, la procura di Roma ha aperto un fascicolo, ipotizzando i reati di sequestro di persona e strage a fini di terrorismo. I magistrati hanno già disposto una serie di iniziative in attesa che venga loro consegnato un primo rapporto sugli eventi che hanno coinvolto gli italiani in India.
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign