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Interrogazioni del Consiglio Comunale di Arezzo

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Interrogazioni del Consiglio Comunale di Arezzo

AREZZO – In apertura di seduta, il consigliere Triggiano, Presidente della Commissione Pace, ha informato il Consiglio della missione in Libano per le cure primarie. Il Comune di Arezzo è soggetto capofila in collaborazione con Regione Toscana e Ucodep. “Il centro di cure primarie non è un semplice ambulatorio ma una struttura per dare servizi migliori ai cittadini di Beirut e del Libano”.

La prima interrogazione è stata di Matteucci (Fi) (anche a nome di Barbagli, Cantaloni e Giorgetti) il quale ha ricordato che ad Arezzo sono già attive 60 antenne di telefonia mobile ed altre 15 sono in fase di installazione. Quella di via Cagli è in un parco pubblico “particolarmente importante per il quartiere” e contro la quale sono già state raccolte 700 firme. Matteucci ha quindi chiesto una diversa e più adeguata localizzazione dell’antenna prevista nella zona. L’attuale previsione non rispetta le norme di legge, a cominciare da quelle che tutelano la salute dei cittadini. E’ quindi fondamentale che il Comune di Arezzo decida per la sospensione dei lavori e riapra un confronto a settembre con la Tim ed i cittadini.

Tulli (Verdi) è tornato sullo stesso tema ed ha ricordato che “molti residenti hanno lamentato il mancato coinvolgimento nella localizzazione”. Ha chiesto che venga applicato il “principio di precauzione” e cioè la certezza di non arrecare danni. Ha quindi sollecitato la sospensione dell’installazione, il coinvolgimento dei cittadini, la verifica della reale necessità di alcuni servizi. Ha in fine chiesto uno studio generale sui campi elettromagnetici in città, evidenziando il fatto che “la salute dei cittadini sia nelle mani delle grandi compagnie”. “Questa è l’occasione nella quale i cittadini riprendono in mano il loro territorio”.

L’assessore Nocentini ha illustrato la normativa nazionale del 2003 che stabilisce come le antenne di telefonia mobile siano opere di interesse pubblico. “I Comuni non possono quindi dire di no ma cercare un accordo con gli operatori telefonici. E’ quello che facciamo tentando di allontanare il più possibile le antenne dalle abitazioni”. Quella oggetto delle interrogazioni era inizialmente prevista in via Ristoro, sul tetto dell’Ente Irriguo. Il Comune, in due anni di discussione, ha ottenuto l’allontanamento fino al punto attuale che è a circa 50 metri dalla prima abitazione. Dalle campagne di monitoraggio del Comune, si evidenzia che siamo in presenza di valori generalmente bassi”.
Il Comune valuterà adesso se è possibile sospendere la procedura di installazione. Quanto alla distanza dalle abitazioni, la normativa nazionale non prevede una distanza di effettiva sicurezza. “L’Amministrazione comunale sta facendo tutto quanto è possibile entro i limiti stabiliti dalle leggi nazionali e dalla crescente domanda di telefonia mobile”. L’assessore ha concluso chiedendo alla minoranza consiliare di attivarsi con il Governo centrale per modificare la normativa nazionale.

Il Consigliere Giorgetti (Fi) ha affrontato il tema del Ceis che è in difficoltà a causa dalla prossima mancanza di locali nel quali operare.”Il Ceis ha dichiarato di avere interessato il Sindaco ma di aver incontrato anche l’opposizione di due assessori”. Ha chiesto perché il Comune non sia intervenuto per salvare il Ceis e “la vita di migliaia di ragazzi”.

Il Sindaco Fanfani ha ricordato che il Ceis ha la sua sede a San Gemignano i cui locali la Curia ha deciso di destinare ad altra attività. Il Comune non può quindi entrare nel contenzioso tra Ceis e Curia ma si è comunque attivato per trovare una sede alternativa. La palazzina dietro la Chiesetta nell’area delle Caserme è stata individuata come soluzione possibile ma il Ceis non ha disponibilità finanziarie per l’affitto ed il Comune non ha la possibilità giuridica di concedere l’immobile gratuitamente. Stiamo comunque lavorando per trovare una soluzione”.

Il consigliere Cantaloni (Fi) è tornato sulle dichiarazioni di Tito Barbini sulla Giunta comunale e sul Pd: “evidenziano un grave stato di malessere della maggioranza”. Ha annunciato che le divisioni nel Prc creeranno altri problemi nella maggioranza. Ha quindi chiesto che la stessa proceda ad una verifica politica”.

Il capogruppo Prc, Paolucci, ha ricordato la “grande affluenza di pubblico” al Play Festival ed ha chiesto che ci sia una maggiore attenzione al problema dell’alloggio per il pubblico, soprattutto giovanile.

L’assessore De Robertis ha confermato che l’affluenza a Play è stata superiore a quella dell’anno precedente. In collaborazione con l’Apt sono stati previsti “pacchetti” per alloggi e ristoranti. Il Comune si attiverà poi per la ripresa dell’ostello della gioventù.

La consigliere Angiolini (Fi) si è soffermata sul bambino ‘punto’ da una siringa in un parco. “Occorre una politica di prevenzione, in modo particolare al Pionta dove alcuni tossicodipendenti gettavano le siringhe addirittura nel cortile della scuola”.
Ha poi affrontato il tema di alcuni servizi di supporto alla domiciliarità per gli anziani non autosufficienti: lavanderia a domicilio, podologia, accompagnamento e compagnia, trasporti. “Mi risulta che alcuni servizi non sono stati attivati oppure lo sono stati in ritardo. Se ci sono stati problemi economici, è allora opportuno rivedere le priorità di spesa dell’Amministrazione, affrontando anche immediatamente anche l’emergenza caldo per gli anziani”.

Il consigliere Giorgetti ha ripreso le dichiarazioni del Presidente Aci sugli autovelox che “servono solo a far cassa”. Ha quindi chiesto che il Comune ascolti le ragioni dell’Aci, riduca il numero degli autovelox e metta in atto meccanismi di partecipazione e dialogo con i cittadini.

Il Sindaco Fanfani, rispondendo ad un’interrogazione presentata nelle precedenti sedute, ha annunciato che il Comune verificherà la possibilità di mettere nuovi spazi a disposizione dei quartieri della Giostra del Saracino. Quanto agli orari di chiusura delle manifestazione degli stessi quartieri alla vigilia della Giostra, è necessario far ricorso, in primo luogo, al buon senso ed alla reciproca comprensione.

Ancora il Sindaco è tornato sugli orari dei phone center: “non ci possono essere punti nei quali si vendono alcolici fino a tardissima notte. Qui non siamo di fronte ad una questione di accoglienza ma ad un problema di diffusione degli alcolici, soprattutto tra i giovanissimi. Il Comune non può rimanere indifferente dinanzi a questo problema”. Il Sindaco si è infine dichiarato disponibile ad incontrare gli operatori dei phone center.