BELGRADO – L'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic si difenderà da solo davanti al tribunale dell'Aja delle accuse di crimini di guerra in Bosnia.
Oggi il suo avvocato Svetozar Vujacic ha infatti spiegato che "Karadzic disporrà di una squadra di legali qui in Serbia che lo aiuteranno nella difesa, ma si difenderà da solo al tribunale dell'Aja come ha fatto Vojislav Seselj".
Arrestato lunedì notte a Belgrado dopo 12 anni di latitanza, Karadzic dovrebbe essere estradato entro l'inizio della settimana prossima, una volta superate le questioni procedurali, compreso il ricorso in appello del suo avvocato. Seselj, leader dell'Ultranazionalsita Partito Radicale Serbo, è attualmente sotto processo all'Aja per crimini di guerra e si sta difendendo da solo.
Questa mattina, il ministro degli Interni di Belgrado Ivica Dacic, ha affermato che a proteggere il presunto criminale di guerra erano i servizi serbi d'intelligence, gli stessi che ora hanno consegnato Karadzic. "I servizi segreti lo proteggevano e i servizi segreti lo hanno consegnato", ha affermato Dacic.
I giornali escludono che la polizia sia stata coinvolta nell'arresto del ricercato, lunedì sera su un autobus a Belgrado. Dacic, capo del Partito Socialista Serbo, che fu dell'uomo forte di Belgrado Slobodan Milosevic, sarebbe stato contrario all'arresto di Karadzic e sarebbe stato pronto ad agire soltanto nel caso questi si fosse consegnato volontariamente, scrivono ancora i quotidiani.
Intanto tre giovani sono stati arrestati ieri sera in seguito a scontri con la polizia durante una manifestazione nazionalista a favore di Karadzic. La maggior parte dei dimostranti, che hanno cantato canzoni patriottiche e indossavano magliette con il volto del ricercato, si sono dispersi dopo il discorso di Alexsandr Vucic, leader del Partito Radicale Serbo.