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La mancata visita del Papa alla Sapienza di Roma

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La mancata visita del Papa alla Sapienza di Roma

AREZZO – “Terribile vicenda” così i consiglieri Francini e Borri (Udc), Ammirati (An) e Baldi (Fi) hanno qualificato la mancata visita del Papa all’Università La Sapienza di Roma. Giudicano “paradossale che mentre i Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo anche in Stati dove è o era negata la democrazia e la libertà religiosa, l’unico luogo dove sia impedito al Papa di parlare sia La Sapienza. Università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice”.
I consiglieri si dicono poi preoccupati per “l’intolleranza ideologica e la chiusura culturale, gli intenti censori di un laicismo esasperato, l’incapacità do accettare elementari principi di ascolto e di rispetto per le idee altrui” e dichiarano di temere “la fatiscenza culturale dell’un diversità italiana, impoverita ed umiliata da atteggiamenti propagati da “cattivi maestri”, antitetici all’autentico spirito di confronto e di ricerca che dovrebbe caratterizzare le aule universitarie”.
Francini, Borri, Ammirati e Baldi chiedono quindi al Sindaco ed all’assessore alla cultura “se reputano opportuno manifestare pubblicamente preoccupazione per quanto è avvenuto e condannare i gesti, le dichiarazioni e gli atteggiamenti che hanno provocato una tensione inaccettabile ed un clima che non fa onore alle tradizioni di civiltà e di tolleranza dell’Italia”. Chiedono poi se Sindaco ed Assessore “reputano opportuno manifestare pubblicamente profondo rammarico per la decisione di Papa Benedetto XVI e solidarietà forte e convinta alla Sua persona alla quale è stato chiesto di tacere in modo intollerante, fazioso e violento”.

Il Sindaco Fanfani ha espresso un giudizio che ha definito “istituzionale”. “Essere laici nelle istituzioni significa avere rispetto delle idee degli altri, saper ascoltare, credere che le proprie posizioni non siano pregiudizialmente giuste. Non può essere qualificato come un successo aver creato le condizioni per un a mancanza di ascolto. Tanto più se questa considerazione viene fatta da soggetti che hanno un ruolo educativo”.