Home Nazionale La Nato sull’accordo Italia-Libia: piena fiducia in Roma

La Nato sull’accordo Italia-Libia: piena fiducia in Roma

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BRUXELLES – Le parole del colonnello Muammar Gheddafi al quartier generale della Nato non hanno fatto scalpore. Anzi, si potrebbe dire che sono passate quasi in sordina.

Ieri, il leader di Tripoli aveva sostenuto che nell'accordo italo-libico vi fosse l'impegno dell'Italia a non concedere l'uso delle basi Nato sul proprio territorio nel caso di un eventuale attacco contro lo stato nordafricano. E oggi, il portavoce dell'Alleanza James Appathurai ha precisato che le parole pronunciate ieri dal ministro degli Esteri Franco Frattini (''L'Italia rispetterà tutti gli impegni e obblighi internazionali'') sono bastate per allontanare ogni dubbio e ribadire la piena fiducia nel nostro Paese. Appathurai ha comunque precisato di non aver ancora parlato direttamente con la delegazione italiana alla Nato guidata dall'ambasciatore Stefano Stefanini, ma oggi nella consueta riunione del mercoledì del Consiglio Atlantico nessuno, spiegano fonti diplomatiche, ha chiesto informazioni all'Italia sulla questione.

Calma piatta insomma, forse anche perché, come ironizza qualcuno nei corridoi dell'Alleanza, ''non sempre le dichiarazioni del Colonnello sono del tutto esatte''. Ma se si vuole cercare il classico pelo nell'uovo bisogna dire che le dichiarazioni italiane parlano di rispetto ''degli impegni internazionali'' e ''dei principi della legalità internazionale'' e, spiegano fonti Nato, almeno in teoria rientra nei legittimi diritti di uno stato membro dell'Alleanza opporsi all'impiego di basi sul proprio territorio. Dunque, in teoria, l'Italia potrebbe opporsi all'utilizzo delle basi per un fantomatico attacco alla Libia. E' bene però sapere che un rifiuto di questo tipo non si è mai verificato nella storia dell'Alleanza e politicamente sarebbe altamente problematico.

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