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La pittura “ecologica” di Sergio Borella

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La pittura “ecologica” di Sergio Borella

FIRENZE – Rifiuti, plastiche, carte, lattine, e insieme fiori, foglie e rami. Oggetti artificiali e oggetti naturali, per una pittura che diventa anche riflessione, impegno, denuncia.
Sono queste le opere di Sergio Borella, artista milanese, aretino d’adozione, che espone dal 5 al 14 settembre a Palazzo Panciatichi (Via Cavour 4, Firenze).
La mostra, “Il segno della natura”, sarà inaugurata venerdì 5 settembre alle ore 17.00, con gli interventi della consigliera regionale Bruna Giovannini, segretario questore dell’Ufficio della presidenza, e lo storico e critico d’Arte Michele Loffredo. Le opere si potranno vedere dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00 in Anticamera Affreschi.
Sergio Borella, nato nel 1939, frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida di Lucio Fontana dal 1957 al 1960, e inizia a lavorare come illustratore, trasferendosi prima a Firenze e poi a Londra. Torna nel capoluogo toscano nel 1967 e comincia a sperimentare la “sua” pittura, ritrovando nel contrasto fra la natura incontaminata e l’inquinamento che avanza il soggetto principale delle sue riflessioni. Da oltre trent’anni vive a Monte Sansavino.