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La viabilità in zona “Garbasso”

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Il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani ha illustrato una variante al PRG riguardante alcune aree limitrofe alla nuova viabilità in zona “Garbasso”. La variante prevede la demolizione di una casa in via Trento e Trieste per completare il tracciato di collegamento tra la via stessa e il Palazzo di Giustizia. Il Sindaco ha sottolineato la convenienza dell’operazione, frutto di un accordo con i privati in base al quale questi ultimi si accollano la maggioranza dei costi urbanistici.
Il presidente Giuseppe Caroti ha presentato un emendamento richiedente che il collegamento viario da via Trento Trieste sia esteso a via Fonte Veneziana, oltre dunque il nuovo tribunale. “È necessario garantire fin da subito l’accesso anche alla viabilità a monte perché sfondare solo di sotto limiterebbe l’interesse pubblico sotteso a questa opera. Anche tale accesso dovrebbe essere finanziato con le risorse dei privati”.
Per Raffaello Giorgetti (Fi per il Pdl) le questioni sono due: “primo, quando si aprirà effettivamente la strada in questione? Secondo, non creerà essa un imbuto tale da aggravare la situazione della circolazione in zona?”.
Mario Bruni (Pd) ha sottolineato che “lo sbocco in via Fonte Veneziana è in realtà già previsto nel piano triennale delle opere pubbliche. Intanto, il progetto attuale offre una soluzione dei cui benefici potrà usufruire la collettività”.
Luigi Lucherini (Fi per il Pdl) ha sottolineato che “è indispensabile collegare le due strade perché altrimenti approveremo qualcosa di monco che produrrebbe effetti gravi soprattutto su via Anconetana e anche da un punto di vista economico ci sono certamente le risorse per i privati per arrivare a completare tale progetto”.
Per Alessandro Ghinelli (An) la “necessità non è tanto risolvere problemi locali che ingigantiscono poi quelli nelle zone di contorno. Dobbiamo convincerci che la vera questione è l’anello tangenziale a nord che deve essere finalmente pensato, disegnato e completato”.
Anche Alessandro Arcangioli (Pd) ha ricordato come “nella zona si sia dato vita a un insediamento sostanzialmente privo di strade. Ora, dunque, con l’intervento in discussione, si tappa una falla. E lo si fa con un’operazione che risponde alle compatibilità economiche di un operatore privato che aggraveremmo con un ulteriore tracciato. L’amministrazione ha previsto il completamento della strada, è scritto in delibera, e si farà carico di trovare le risorse relative”.
A seguito del dibattito, l’emendamento di Caroti è stato riformulato e accolto nella delibera. Esso prevede che la nuova viabilità abbia l’accesso anche in via Fonte Veneziana, che questo sia realizzato contestualmente all’accesso di via Trento e Trieste lasciando aperta la possibilità che tale completamento venga finanziato con risorse private o pubbliche.