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Lettera aperta della RSU Buitoni

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AREZZO – «Al Capo Mercato Nestlè Europa Dott. Luis Cantarel E p.c alla Resp.UITA CAE Nstlè; D.ssa Jacqueline Baroncini
Egregio Dott. Cantarel,
Le scriviamo per rappresentarLe lo stato d’animo delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento Buitoni di San Sepolcro.

E’ superfluo ricordarLe l’importanza storica e simbolica che questo stabilimento ha nell’immaginario collettivo dell’industria alimentare italiana e nel territorio in cui è insediato da centottanta anni oltre, ovviamente, alla responsabilità che tutti noi abbiamo nei confronti delle 450 famiglie che ruotano attorno a questo sito produttivo.

Dopo l’annuncio da parte di Nestlè della vendita dello stabilimento, anziché reagire alzando steccati ideologici, la Rsu ha scelto di costruire con il management italiano un sistema di relazioni ed informazioni incentrato su lealtà e trasparenza. In questo sistema sono state coinvolte anche le Istituzioni locali, a partire dal Governo Regionale, Provincia e Comuni.

L’obbiettivo dichiarato di questa nostra disponibilità era ed è quello di garantire per lo stabilimento di San Sepolcro una continuità produttiva, uno sviluppo dei Brands e di conseguenza, un consolidamento occupazionale.

Questo scenario, però, può realizzarsi solo attraverso la vendita dello stabilimento ad un acquirente serio ed affidabile.

D'altronde, anche l'Amministratore Delegato di Nestlè Italia, il dott. Manuel Andres, dichiarava nell'intervista rilasciata al Sole24Ore del 23 gennaio 2008: “Abbiamo la necessità di trovare un partner in grado di garantire la qualità dei prodotti e lo sviluppo dei volumi […] per questa ragione abbiamo deciso di coinvolgere in maniera diretta i sindacati…”.

Intenzioni e dichiarazioni da noi molto apprezzate. Purtroppo però, gli ultimi sviluppi della vicenda lasciano intendere che le cose potrebbero andare diversamente da quanto annunciato.

Venerdì 2 maggio 2008 presso la Prefettura di Salerno, durante un incontro previsto per la procedura di mobilità aperta nel pastificio Pezzullo di Eboli da parte della TMT, il Dott. Mastrolia, proprietario della medesima società, ha ufficialmente dichiarato, in presenza delle istituzioni (Vice Prefetto e Sindaco), e delle Organizzazioni Sindacali (RSU Pezzullo e Fai, Flai e Uila territoriali) di aver acquisito la Buitoni di San Sepolcro e ha aggiunto che l'annuncio sarebbe stato dato da Nestlè nei primi giorni della prossima settimana.

Capirà bene che questa dichiarazione pubblica sconvolge completamente quanto di buono avevamo sin qui concordato sia, più in generale, quel sistema di relazioni industriali – diverso dai modelli per cui l'Italia si fa conoscere ultimamente in tutto il mondo – che in questi anni ha prodotto dei risultati importanti per entrambe le parti.

Questa situazione è inaccettabile, tanto più che quello stesso imprenditore che si vanta di aver concluso l'affare, ha aperti numerosi conflitti sindacali, tra cui quello dell'ex stabilimento Nestlè di Eboli, quello per la chiusura di un altro stabilimento in Molise, e quello per i licenziamenti effettuati a Bologna, che hanno lasciato numerose famiglie in situazioni di grave difficoltà.

Per questi motivi le lavoratrici e i lavoratori, la Rsu e sicuramente anche le Istituzioni locali Toscane e Umbre, le esprimono totale contrarietà nei confronti di questa società e sono pronti a dimostrare tale sfiducia in forme meno “irrituali” di questa nostra lettera.

Distinti saluti»