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Liszt: l’opera per organo

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Francesco Finotti, allievo di Jean Guillou e vincitore del Primo Premio al Concorso Internazionale d’organo “Franz Liszt” sarà ad Arezzo per un duplice appuntamento, lunedì 10 e venerdì 14 novembre nella splendida Pieve di Santa Maria ad Arezzo alle ore 21.15 (ingresso gratuito). Eseguirà un programma che, proponendo tutte le principali opere organistiche di Liszt, farà risaltare, tra esse, le due colossali pagine del Preludio e Fuga sul nome B.A.C.H. e della Fantasia e Fuga sul corale “Ad nos, ad salutarem undam”.
“Francesco Finotti – ricorda Giulia Ambrosio, direttore artistico del Festival I Grandi Appuntamenti della Musica – è l’organista al quale penso immediatamente ogni volta che desidero sentir suonare il monumentale organo Tamburini della altrettanto monumentale Pieve di Santa Maria. È un autentico virtuoso del suo strumento del quale conosce ed esegue a memoria l’intera letteratura. Se c’è un organista italiano capace di proporre programmi e progetti in grado di ricollocare l’organo nella sua straordinaria funzione concertistica, questi è Finotti”.
Un Liszt grande e autentico, capace di ricreare una coloratura neogotica al servizio di una schietta dialettica romantica; capolavori di grande fascino, lontani dalle sonorità di certa pomposa letteratura organistica romantica. Un’occasione dunque preziosa resa possibile dal Festival I Grandi Appuntamenti della Musica prodotto dall’Ente Filarmonico Italiano con il patrocinio e i contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del supporto di Comune e Provincia di Arezzo, e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Finotti svolge da tempo attività concertistica da solista e collabora con numerose orchestre famose. Docente al Conservatorio di Padova e ai corsi di perfezionamento della Fondazione Romanini di Brescia, realizza con prestigiose case organarie strumenti innovativi e particolarmente originali,, attraverso i quali propone in maniera personale la figura del musicista-progettista del proprio strumento, un ruolo a tutt'oggi sconosciuto in Italia.