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‘Mani in pasta’ per fare formazione e integrazione

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‘Mani in pasta’ per fare formazione e integrazione

AREZZO – Mettere le mani in pasta per crescere, condividere con gli altri le proprie conoscenze, favorire l’integrazione delle persone diversamente abili. Con questo spirito nasce il corso di formazione professionale denominato, appunto, "mani in pasta" organizzato da Provincia di Arezzo e Confartigianato accogliendo una proposta dell’associazione "ragazzi speciali". Il corso è stato presentato questa mattina nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia dalla Vicepresidente Mirella Ricci, dal responsabile della formazione di Confartigianato Mauro Cornioli e da Sara Rapini, presidente dell’associazione "ragazzi speciali". Il corso avrà una durata totale di 85 ore e vi parteciperanno 13 allievi. "Siamo davvero orgogliosi di questo progetto – afferma la Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci – perché siamo sicuri che riusciremo a formare abilità vere e professionalità. E’ importante il fatto che a svolgere il ruolo di docenti saranno dei grandi professionisti del settore che si sono messi in gioco per un’attività come questa. Caratteristica degli artigiani è l’amore per il lavoro che fanno, e sono certa che sapranno trasmetterlo al meglio ai ragazzi diversamente abili offrendo loro una qualificazione professionale vera". Il corso ha due scopi complementari, quello di stimolare le capacità relazionali e di autonomia dei partecipanti e di fornire conoscenze e competenze specifiche sulla ristorazione al fine di consentire l’inserimento in attività quali pizzerie, ristoranti o pasticcerie. Sarà articolato in tre fasi, un modulo di orientamento, uno iniziale propedeutico con le tematiche di base su impasti dolci, salati e pasta alimentare e moduli specialistici. "I nostri imprenditori si sono cimentati con questo progetto con passione ed entusiasmo – spiega Mauro Cornioli di Confartigianato. Lo consideriamo un banco di prova anche per noi, oltre che per i ragazzi, ma siamo certi di ottenere risultati positivi perché il rapporto umano è la forza delle piccole imprese. Il settore alimentare ha una particolarità importante che è quella della manualità e del diretto contatto con le materie prime che diventa poi creatività". I partecipanti saranno supportati, come detto, da imprenditori esperti come Fabrizio Piervenanzi, gelataio, Francesco Conti, pasticcere, e Danilo Pagano, pizzaiolo, e dovranno saper svolgere attività di collaborazione e lavoro di squadra, rispetto delle indicazioni fornitegli per lo svolgimento delle mansioni, scelta degli ingredienti e dei rispettivi dosaggi, preparazione di impasti di base sia dolci che salati, cottura degli alimenti e decorazioni per aperitivi e dolci. "Inizia un percorso molto importante per noi – sostiene Sara Rapini, presidente dell’associazione ‘ragazzi speciali’ – e sono molto contenta di veder realizzato il nostro progetto. I partecipanti provengono da tutta la provincia grazie al coinvolgimento di altre associazioni che operano nel territorio, a dimostrazione dell’importanza di creare una rete e lavorare tutti insieme. Non mi resta quindi che fare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi, invitandoli a mettercela tutta e a non deludere le aspettative". Le attività didattiche verranno condotte dai docenti con modalità di gioco collettivo, impostando degli obiettivi raggiungibili solo lavorando insieme agli altri e stimolando così i ragazzi alla partecipazione e alla collaborazione. A livello individuale, le modalità di gioco potranno presentare degli obiettivi che coinvolgano gli allievi più personalmente, che li interessi e li diverta allo stesso tempo, come fare dei biscotti per regalarli ad un genitore o ad un amico speciale. "L’appuntamento è ora alla fine del corso per verificare, magari assaggiandoli, i frutti del lavoro svolto", conclude la Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci.

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