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Marcatura CE, proroga delle certificazioni per le imprese

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Novità in vista dall’Unione Europea che fa slittare al 1 febbraio 2010 l’obbligatorietà delle certificazioni per la marcatura Ce di finestre e porte esterne. Le imprese dei settori Legno e Arredo e Metalmeccanica di produzione vedranno infatti modificarsi il proprio sistema di realizzazione merci con un pesante aggravio dei costi. Tutto ciò è dovuto al sistema di marcatura CE su alcune tipologie di prodotti impostaci ormai da molti anni dall’Unione Europea.
‘Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti con il nostro impegno a tutela della imprese che dovevano mettersi in regola. Solo a partire dal 1 febbraio 2010 infatti e non più dal prossimo anno, sarà obbligatoria per tutti i produttori e commercianti di porte e finestre una nuova norma la UNI EN 14351-1 – spiega Domenico Gambacci, Presidente della Federazione Legno Arredo – Questa renderà ancor più vincolante la ricezione della normativa e del sistema di certificazione. Un onere economico molto gravoso per le nostre piccole imprese che pagano la presenza di leggi Ue pensate in paesi in cui è sviluppata la grande industria, ma per le quali adesso le aziende hanno più tempo per mettersi in regola. Tutto ciò anche grazie all’impegno di Confartigianato che ha più volte chiesto maggior chiarezza, perché i costi che deve sostenere la categoria legno-arredo sono più alti dal momento che tratta prodotti finiti e non di assemblaggio. In altre parole siamo costretti a spendere due volte, in nuove tecnologie ed in certificazioni. Purtroppo ancora l’Europa produce leggi senza tener conto della diversissima situazione delle aziende italiane rispetto agli altri paesi Ue’.
‘Le nostre aziende sono chiamate ad adeguarsi alle nuove normative anche se questo potrà comportare all’inizio un aggravio dei costi di produzione, questo soprattutto al fine di ribadire la qualità del nostro prodotto, proprio quello su cui punta anche il marchio ‘Made in Italy’. Anche per questo accogliamo positivamente il fatto che la messa in atto della normativa sia slittata di un anno – spiega Carlo Alberto Carini, Presidente della Federazione Metalmeccanica di Produzione – E anche se le nuove normative sono state pensate da paesi Ue con grandi industrie, anche le nostre piccole aziende non devono tirarsi indietro certificando per esempio la qualità dei serramenti con classificazioni tecniche in sicurezza e resistenza dei prodotti. Per quanto riguarda l’onere economico Confartigianato sta lavorando affinché l’impatto non sia troppo gravoso e ricorrendo alle varie agevolazioni statali’.
La marcatura ce secondo la DE89/106/cee è rivolta infatti a tutti i realizzatori di ‘prodotti impiegati stabilmente in opere da costruzione’ a partire da cemento, inerti, passando per calcestruzzo, manufatti in calcestruzzo, laterizi, piastrelle, accessori per serramenti, cancelli, porte , finestre. I produttori sono tenuti a marcare Ce i loro prodotti, la normativa cita ‘tutti i prodotti immessi sul mercato’ obbligatoriamente dalla data di entrata in vigore della normativa, che varia per ogni norma tecnica di prodotto. Il panorama normativo attuale sposta l’attenzione principalmente verso i serramenti ed in particolare parliamo di porte e finestre per uso esterno. Gli uffici di Confartigianato sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.