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Martedì scioperano i lavoratori dell’igiene ambientale

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ROMA – Lo sciopero nazionale del prossimo 11 marzo, indetto da CGIL, CISL e UIL a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore dell’igiene ambientale stupisce per i tempi, le modalità e i contenuti della mobilitazione.
Una trattativa finalmente entrata nel vivo dopo una disputa fortemente ideologica sul tema delle esternalizzazioni durata 12 mesi è stata interrotta unilateralmente dalle organizzazioni sindacali nel momento in cui sul tavolo erano posti i temi del recupero d’efficienza e produttività delle imprese e degli emolumenti dei lavoratori.
Ancor più stringente è per Federambiente la necessità vitale di pervenire al contratto unico del settore di fronte all’imminente liberalizzazione del mercato che, oggi e oggettivamente, premia i competitori privati che hanno un costo del lavoro significativamente inferiore rispetto a quello delle imprese pubbliche.
La competitività non si deve fare pagando poco e male i lavoratori e la concorrenza non si può fare con i risparmi sul costo del lavoro. Al tempo stesso, però, competitività e concorrenza richiedono imprese efficienti e produttive, mobili sul mercato e flessibili nella loro organizzazione.
Per questo risulta inaccettabile una richiesta sindacale che pretende d’interdire le imprese verso le esternalizzazioni, chiede loro un maggior costo del lavoro del 14% (che si tradurrebbe in un + 5% delle tariffe da praticare agli utenti) e non è disponibile al confronto sul tema della maggiore efficienza, produttività ed economicità delle imprese.
Federambiente invita le organizzazioni sindacali a prendere atto che la trattativa non può che ripartire dal punto in cui è stata lasciata, e cioè dalla ricerca d’un equilibrio tra maggiori costi del lavoro e maggiore efficienza e produttività delle imprese.
Per queste ragioni lo sciopero appare sproporzionato rispetto al livello di maturazione del confronto, e non vorremmo che rispondesse più alla dialettica interna del sindacato che all’economia del negoziato che Federambiente, con lealtà, trasparenza e chiarezza d’obiettivi, ha perseguito e intende rapidamente concludere.
Nella chiarezza delle posizioni espresse, Federambiente riafferma la sua piena disponibilità e invita i sindacati dei lavoratori a riprendere le trattative.