90,2%: questa la percentuale media di gradimento del servizio offerto da Nuove Acque che si dimostra capace di soddisfare i propri clienti-utenti. “E’ un risultato importante – commenta Dario Casini, Presidente di Aato 4. Tanto più se messo in relazione alla media nazionale (86%) ed a quella regionale (81,6). . Nuove Acque emerge come uno dei migliori gestori italiani. E lo è anche dal punto di vista del bilancio”.
La classificazione prevede tre grandi aree e cioè clienti insoddisfatti, soddisfatti e, aggettivo oggi poco usato, “deliziati”. La qualità dell’acqua soddisfa oltre l’80% dei clienti ed il 10% di quest’ultimi ne è addirittura deliziato. Ancora più alto il dato positivo sulla continuità dell’erogazione del servizio: la quasi totalità dei cittadini, cioè il 96%, è contenta degli aspetti tecnici e quindi della regolarità del servizio di Nuove Acque. Percentuali analoghe anche per i “contatti” tra azienda e cittadini
Gli indicatori sono superiori agli standard nazionali, soprattutto nell’area Relazione con il cliente. Territorialmente, la performance di Nuove Acque è ottima soprattutto nel comune di Arezzo, dove è più apprezzata la qualità dell’acqua. Nuove Acque gode di buona notorietà: l’82% dei clienti ne ricorda il nome spontaneamente.
Come era facilmente prevedibile, la “zona grigia” è rappresentata dalle bollette. Il singolo elemento più critico è infatti il rapporto qualità/prezzo del servizio, ritenuto insoddisfacente dal 36% dei clienti.
E su questo tema entra Paolo Ricci, Presidente di Nuove Acque. “Siamo ovviamente soddisfatti per i risultati dell’indagine ma vorrei che ci fosse chiarezza anche sul problema della tariffe. E’ falso affermare che le nostre sono le più alte d’Italia: è vero l’esatto contrario. Chi polemizza non può far finta di ignorare alcuni elementi della tariffa stessa. In particolare mi riferisco al fatto che gli impianti finanziati da Nuove Acque andranno gratuitamente ai Comuni al termine della concessione del servizio: si tratta di oltre 250 milioni di euro. Non possiamo poi dimenticare che ogni anno Nuove Acque versa agli stessi comuni un contributo di 6.200.000 euro. Infine dobbiamo ricordare che la nostra Società è stata la prima ad attivarsi in Italia e che la seconda è arrivata dopo tre anni. Le nostre tariffe aumentano del 6,5% all’anno: il 5% per gli investimenti e l’1,5% per l’inflazione programmata. In tre anni abbiamo così un aumento del 18%, che il secondo gestore e tutti gli altri venuti dopo non hanno, che si somma al 20% che diamo ai Comuni. Se teniamo conto, come è assolutamente doveroso fare, di questi elementi, possiamo vedere che le nostre sono tra le tariffe più basse d’Italia”.
Questi i principali risultati dell’indagine di mercato che l’Aato 4 Alto Valdarno ha affidato, sulla base di una gara tra i maggiori operatori italiani del settore, alla Società Customer Asset Improvement di Milano. “Quest’ultima – ricorda Massimiliano Refi, Direttore di Aato 4 – ha realizzato anche un’analisi di comparazione ambientale che rappresenta un valido strumento per confrontarsi con le realtà degli altri ambiti toscani. L’indagine sul gradimento del servizio offerto da Nuove Acque ha previsto un campione di complessivi 1.350 utenti suddivisi in numero di 270 per ciascuna area (Aretina, Casentino, Valdichiana, Senese, Tiberina) a cui sono state poste 40 domande sul servizio idrico fornito dalla Società Nuove Acque. L’indagine attesta che una percentuale elevatissima di utenti (90,2%) è soddisfatta di come viene gestito il servizio idrico da parte della società Nuove Acque con delle percentuali più elevate di quelle a livello nazionale e regionale. L’indagine effettuata rappresenta uno strumento che l’AATO ritiene utile nel procedimento di revisione triennale del Piano di Ambito in atto, al fine di comprendere l’operato del gestore, e verificare gli aspetti nei quali lo stesso può migliorarsi”.