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Ossezia del Sud, carri armati russi nella capitale

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ROMA – Escalation di violenze nella regione separatista dell'Ossezia del Sud con ''centinaia di morti tra i civili''. Dopo gli scontri tra le truppe georgiane e i ribelli della provincia filo-russa, è intervenuta Mosca con raid aerei e l'invio di carri armati a Tskhinvali, capitale della regione cinta d'assedio dalle truppe della Georgia.
"Un convoglio russo che fa parte del distretto militare del Caucaso del Nord è entrato alla periferia settentrionale della capitale dell'Ossezia del Sud", ha detto un funzionario del ministero della Difesa di Mosca, secondo cui il contingente ha il compito di assistere i peacekeeper russi dispiegati nell'area e i cittadini russi dell'Ossezia del Nord e del Sud.
Fonti della sicurezza georgiane hanno denunciato che caccia russi hanno bombardato la base aerea militare di Vaziani, fuori dalla capitale Tblisi.
Mentre il presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili ha riferito, senza fornire particolari dettagli, che "le forze georgiane hanno abbattuto due caccia russi sul nostro territorio". In giornata il governo di Tbilisi ha offerto tre ore di cessate il fuoco per permettere l'evacuazione dei civili dalla città.
Le agenzie di stampa russe, al contempo, riferiscono che i colpi di mortaio sparati dalle truppe georgiane durante l'assedio di Tskhinvali, tuttora in corso, hanno provocato 10 vittime tra i soldati del contingente di peacekeeping russo. Mentre i morti tra popolazione civile sarebbero centinaia, secondo il presidente dell'Ossezia del Sud, Eduard Kokoity.
Nella notte, le forze aree della Georgia avevano bombardato le postazioni dei separatisti dell'Ossezia del Sud nel villaggio di Tkverneti, mentre gli intensi scontri a fuoco tra le truppe di Tbilisi e i ribelli a Tskhinvali sono in corso dalle prime luci dell'alba.
Il presidente Saakashvili ha dichiarato lo stato di "mobilitazione generale", accusando la Russia di compiere "operazioni militari su larga scala" in Ossezia del Sud. Contemporaneamente a Mosca il presidente russo Dmitri Medvedev ha convocato e riunito il Consiglio di sicurezza nazionale per consultazioni sull'escalation militare.
Su richiesta di Mosca si è anche riunito in seduta straordinaria il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro di New York. La sessione si è conclusa senza che i 15 membri del massimo organo esecutivo dell'Onu abbiano raggiunto un accordo su una dichiarazione comune sulla crisi.

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