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Pedofilia in internet: Paesi G8 i tre quarti degli scambi illegali

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Pedofilia in internet: Paesi G8 i tre quarti degli scambi illegali

MILANO – Puntuale si rinnova, ogni mese, l’appuntamento con il rapporto dell’Osservatorio Internazionale sulla pedofilia on line di Telefono Arcobaleno, organizzazione italiana in prima linea nel contrasto di questo triste mercato e che, nell'ultimo anno, ha inoltrato alle autorità di tutto il mondo 37.263 segnalazioni, in media 850 alla settimana, 122 al giorno, con un incremento del 21,56% rispetto alla stesso periodo dell'anno scorso.

Germania, USA, Russia, Regno Unito, Italia, Canada, Francia, Giappone, ovvero il G8 – il gruppo costituito dai sette Paesi più industrializzati del mondo insieme con la Russia – sono proprio i primi otto Paesi "consumatori" di pornografia minorile, con una domanda che assorbe circa i tre quarti degli scambi mondiali e alimenta incessantemente il circuito perverso e criminale della richiesta di nuovi materiali e della loro produzione e distribuzione. Seguono Svizzera, Spagna e Olanda nell'ambito di un mercato dell'orrore nel quale l'Europa è epicentro assoluto: oltre il 90% dei bambini sfruttati è di razza europea, l'86% dei materiali dei materiali pedofili è allocato in territorio europeo, i due terzi dei clienti sono europei.

I consumatori italiani di pornografia minorile sono praticamente triplicati in quattro anni, con un incremento del 188% rispetto al 2004, che pone l'Italia al quinto posto della triste classifica.

Il report di Telefono Arcobaleno riguarda esclusivamente i siti con espliciti contenuti e materiali pedofili e pedo-pornografici segnalati da Telefono Arcobaleno all’ Interpol e alle polizie nazionali secondo le rispettive competenze, e, in Italia, all'Autorità giudiziaria e al Nucleo Investigativo Telematico.

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