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Peter Brook fa riaprire il Petrarca

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Peter Brook fa riaprire il Petrarca

AREZZO – PLAY Arezzo Art Festival entra nel cuore della manifestazione. E gli appuntamenti del quarto giorno si moltiplicano, iniziando dal pomeriggio, fino a tarda notte. Giovedì 24 luglio è il giorno di “Fragments”, l’ultima mise en scene del regista Peter Brook. Contemporaneamente, è anche quello della storica riapertura del Teatro Petrarca, chiuso da alcuni anni, dopo essere stato il punto di riferimento della vita culturale aretina per un centinaio di anni e essere stato una delle scenografie de La Vita è Bella di Roberto Benigni. Due eventi, racchiusi in un unico grande appuntamento.

“Fragments” è stato acclamato da pubblico e critica come uno dei migliori lavori delle ultime stagioni. Arriva ad Arezzo in esclusiva estiva per l’Italia, con l'interpretazione di Jos Houben, Kathyrin Hunter e dell'italiano Marcello Magni. Uno spettacolo, o forse sarebbe meglio dire, un “collage” del teatro di Samuel Beckett: Va e vieni, Dondolo, Frammenti di Teatro I, Atto senza Parole II e Neither. Ecco da dove provengono i testi dei cinque brevi frammenti fuori dai repertori dello scrittore, che ha scelto Brook per una rilettura che svela un insolito humor dell’autore. Quella comicità grottesca che spesso si accompagna alla sofferenza umana. “Unendo questi frammenti, viene fuori un’opera unica – ha dichiarato il regista – e con Beckett si possono continuamente cercare questi livelli di lettura”. Da un punto di vista scenografico, un allestimento totalmente spoglio e ridotto a pochissimi elementi essenziali. Il maestro inglese si affida solo ad una profonda drammaturgia di luci. La scena è scarna. L’attore è tutto. E’ teatro puro (24 e 25 ore 21.15).

Ma il quarto giorno del festival, inizierà alle 18, in piazza San Francesco, con il taglio del nastro della sezione Word PLAY e la presentazione del volume “Prospettive del Cielo”, con i racconti dei giovani scrittori emergenti, vincitori del concorso indetto dal festival: Rosanna Marino, Valeria Pomba, Michele Squillace, Giacomo Lucarini, Lorenzo Alunni, Francesca Meoni.
Sempre in piazza San Francesco, alle 19.00, Luca Ricci presenta “La Persecuzione del Rigorista”, un libro che ha riscosso molti plausi per la sua forza espressiva e il suo modo di raccontare temi legati a storie della provincia italiana.
In piazza della Badia, dalle 19.00, Dj Strangemode farà ballare tutti quanti con la sua musica minimal, electro house e new wave. A seguire, sempre in piazza della Badia, la serata inaugurale di PLAY Maker, la sezione dedicata alla cinematografia, organizzata in collaborazione con Mediateca Regionale-Toscana Film Commission. Dalle 21.00, si inizia con la proiezione del corto “The Same Day, Under the Same Sky”, il corto selezionato dal concorso di PLAY riservato ai video maker. Alle 21.30, il primo dei film in programmazione “Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini, una pellicola di denuncia su come benessere e consumismo influiscano sulle nostre vite e i nostri sentimenti.
Alle 21.00, invece, si torna in piazza San Francesco, con Vanni Santoni e il suo ultimo libro, Gli Interessi in Comune, un affresco pungente sui ragazzi di oggi. Mentre alle 21.30, in via Pietri, al ristorante Mexcal, il concerto dei Sanbeaters: musica e cucina messicana.

Dalle 22.30 nel cortile di Palazzo comunale, è ancora la sezione PLAY Theatre a farla da padrone, con i Motus Danza. Appena rientrati dalla tournèe in Bosnia Erzegovina dove hanno ricevuto il Premio Internazionale Teatarfest, i senesi MOTUS, sono una delle formazioni più interessanti nel panorama della danza contemporanea a livello non solo nazionale. A PLAY Arezzo Art Festival , presenteranno lo spettacolo “Limiti” che affronta il tema del limite delle risorse naturali anche dal punto di vista culturale, andando ad indagare le ragioni psicologiche che inducono a non accettare il concetto stesso di limite. Uno spettacolo multimediale in cui la danza interagisce continuamente con le immagini rendendo spesso difficile riconoscere i danzatori “reali” che si muovono sul palco, dalle loro controparti virtuali sullo schermo. Limiti è uno spettacolo testimonial UNICEF.
Mentre basterà fare pochi passi per trovarsi nel Teatro della Bicchieraia, alle 23.30 per godersi le coreografie digitali, applicate alla danza contemporanea di Ariella Vidach. Danxy Music è uno degli esperimenti più interessanti nel versante del ballo. Senz’altro fra le cose più curiose di tutto il festival, una performance in progress, in cui lei, indossando un vestito con dei sensori, mentre si muove, riesce a riprodurre suoni ed immagini, sempre diversi di spettacolo in spettacolo.
PROGRAMMA COMPLETO DEL PLAY AREZZO ART FESTIVAL