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Poker Juve, il Milan si arrende

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TORINO – La Juve cala il poker, schianta il Milan e resta da sola all'inseguimento dell'Inter. I bianconeri vincono 4-2 il big match della 16/a giornata e sale a 33 punti, a 6 lunghezze dalla corazzata nerazzurra. Il Milan resta a quota 30, scivola a 9 punti dalla capolista e deve condividere il terzo posto con il Napoli.

I rossoneri, scesi in campo sotto il diluvio di Torino senza Kakà, chiudono male una serata cominciata con segnali incoraggianti. Le numerose assenze non impediscono alla formazione di Carlo Ancelotti di gestire il possesso del pallone senza particolari difficoltà. La Juve non pressa e sembra intimorita davanti al palleggio avversario. L'impressione si rivela sbagliata perché dopo 10 minuti prudenti i padroni di casa escono dal guscio e cominciano a pungere. I bianconeri spingono sulla fascia destra e dai piedi di Marchionni nascono una serie di azioni pericolose: Abbiati non deve effettuare parate, ma la retroguardia del Milan appare in difficoltà.

La Juve raccoglie i frutti del forcing al 15', quando l'arbitro Rizzoli assegna il calcio di rigore per l'intervento di Jankulovski su Del Piero. Il capitano bianconero non sbaglia dal dischetto, 1-0. Il Milan ha subito una colossale chance per pareggiare: il cross di Seedorf è perfetto, ma Ambrosini sbaglia il colpo di testa da 3 metri e grazia Manninger, che poco dopo si disimpegna su un'insidiosa punizione di Pirlo. Il Diavolo si insedia nella metà campo avversaria, con Ronaldinho sempre nel vivo dell'azione. Il brasiliano lascia il segno al 31', quando scatta sul filo del fuorigioco e regala a Pato un pallone da spingere in rete: 1-1. La Juve perde Nedved per infortunio ma non la testa. Passano 3 minuti e la Vecchia Signora torna avanti. Corner, splendido colpo di testa di Chiellini e 2-1. Il Milan sbanda e viene punito ancora al 40'. De Ceglie non trova ostacoli a sinistra, il cross è un invito a nozze per Amauri: 3-1. Il Milan riordina le idee negli spogliatoi e, con l'attacco arricchito dall'inserimento di Shevchenko, riesce a riaprire la gara al 56' con un pizzico di fortuna. Ambrosini tenta la conclusione dalla distanza, la doppia deviazione di Chiellini e Marchionni spiazza Manninger: 3-2. La gara si infiamma, il tentativo di rimonta rossonera si complica al 65'. Zambrotta, già ammonito, stende De Ceglie: cartellino rosso. La superiorità numerica mette le ali ai padroni di casa, che al 69' colpiscono ancora con un implacabile Amauri: 4-2. Del Piero spedisce sul palo il pallone della cinquina, il Milan prova a rialzare la testa ma non ha la forza. Vince la Juve, il Diavolo è ko.