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Presentata la stagione delle rete teatrale aretina

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"Mai come quest’anno la nostra provincia sarà un luogo effervescente di teatro" – ha esordito così l’Assessore alla Cultura della Provincia di Arezzo, Emanuela Caroti durante la conferenza stampa di presentazione della stagione 2008/09 dei teatri provinciali aderenti alla Rete Teatrale Aretina che li unisce sotto un unico coordinamento caratterizzato da una forte progettualità e dalla voglia di sperimentare nuovi modi che permettano di trasformare i teatri in luoghi che il pubblico possa "abitare" al di là del tempo necessario dello spettacolo. "E’ un esempio positivo di fare rete – ha continuato l’Assessore Caroti – che anche la Regione Toscana ha premiato assegnando il massimo punteggio e relativo finanziamento al Progetto Sipario Aperto 2008 elaborato dalla Rete, inoltre, il territorio aretino per la prima volta nella sua storia, è stato inserito in un progetto regionale e nazionale del Patto Stato Regione 2008. Quindi un investimento sulla formazione degli operatori e di nuovi pubblici per il teatro, accanto ad una nuova funzione di documentazione dei percorsi formativi del teatro contemporaneo toscano". Costituitasi grazie al supporto della Provincia di Arezzo e alle sinergie che si sono create tra i vari Comuni, le Istituzioni scolastiche, le compagnie locali e i tanti operatori teatrali aretini che hanno messo in rete le proprie competenze e le proprie professionalità, la Rete Teatrale Aretina incrocia la propria attività anche con la programmazione del circuito regionale di Fondazione Toscana Spettacolo, specie nei teatri di Bibbiena e di Castiglion Fiorentino. "Il comune lavoro nei teatri nella Provincia di Arezzo – afferma Simonetta Pecini, Presidente della Fondazione Toscana Spettacolo – crea sinergie per la promozione e la formazione del pubblico tra due organizzazioni che intendono condividere e non dividere le esperienze". Una delle novità di questa stagione è rappresentata dall’allargamento ad altri 4 teatri aretini: in tutto da quest’anno, i teatri collegati alla Rete, saranno 10 e 6 le compagnie teatrali. Ma veniamo alla Stagione. Un ricco e vario paesaggio teatrale che offre allo spettatore curioso (sia esso esperto o neofita) una grande possibilità di scelta: dal teatro classico al teatro d’innovazione, dal teatro per le scuole al teatro per tutte le generazioni. Andando per ordine, sarà il Teatro Verdi di Monte San Savino il primo ad iniziare (venerdì 7 novembre ore 21.15) con lo spettacolo "CAPODIAVOLO", scritto, diretto, interpretato e cantato da Alessandro Benvenuti con Antonio Superpippo Gabellini, Arlo Bigazzi, Sergio Odori e Vittorio Catalano. Sarà poi la volta dell’Auditorium Le Fornaci di Terranova Bracciolini (sabato 8 novembre, ore 21.15), che apre con ODYSSEE produzione di Markus Zohner Theater Compagnie; seguirà il Teatro Comunale di Bucine (giovedì 13 novembre, ore 21.15), dove Lello Arena e Claudio Palma porteranno in scena "SHAKESPEA RE DI NAPOLI". Sarà la volta poi del Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (venerdì 14 novembre ore 21.15) con lo spettacolo IL MALATO IMMAGINARIO una produzione Diaghilev srl – Cantieri teatrali del III millennio con la messa in scena di Nucci Ladogana e Flavio Bucci. Sarà invece lo spettacolo L’ORDINE DEL GIORNO (domenica 30 novembre ore 21.15), produzione della giovane Compagnia milanese Riserva Canini, ad inaugurare la stagione del Teatro G. Papini di Pieve Santo Stefano. Anche Alessio Boni, Paolo Rossi, Maria Cassi, Mario Pirovano, Marina Massironi, Antonio Catania, Paolo Bonacelli, Davide Enia, Paolo Migone, sono tra gli artisti che avremo modo di vedere nei prossimi mesi. Presto saranno resi noti anche gli spettacoli del Teatro dei Ricomposti di Anghiari, che a causa del perdurare dei lavori di ristrutturazione si vede costretto a posticipare l’inizio della programmazione degli spettacoli teatrali, ma che da fine novembre organizzerà una rassegna di documentari d’autore inediti, cine-concerti e reading, e quelli del teatro di Sestino che, come di consueto, inizia la programmazione nel periodo estivo. Non bisogna poi dimenticare le altre attività svolte dalla Rete, come le importanti opportunità formative per le nuove generazioni dentro e fuori la scuola, le proprie produzioni di spettacoli, festival estivi e il proseguimento delle esperienze nei luoghi del disagio (nel carcere come nella psichiatria). "Nel prossimo biennio 2008/09 – afferma il Presidente della Rete Teatrale, Gianfranco Pedullà – intendiamo ampliare e qualificare ulteriormente il progetto teatrale di Arezzo città e provincia. Un progetto che punti a dare al nostro territorio una capacità di distinzione e di "eccellenza" regionale sulle iniziative rivolte alla formazione degli operatori teatrali e degli spettatori. In questa direzione il sistema teatrale aretino evidenzia la sua specificità, individuabile ormai da molti anni, nel teatro rivolto alle nuove generazioni. Questa nuova articolazione presuppone una diversa percezione complessiva dell’offerta teatrale, una riflessione sul pubblico, sulla sua maturità e capacità di spostarsi da un teatro all’altro inseguendo le proposte più consone ai propri gusti o ai prostri interessi. Come se ogni spettatore costruisse un proprio cartellone teatrale ideale".