Home Attualità Salute Progetto sulla tiroide: ancora conferme internazionali

Progetto sulla tiroide: ancora conferme internazionali

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Nel 2006 si è creato un gruppo di studio che prevedeva la Dr.ssa R. Nassi ed il Dr. G. Ozzola come responsabili scientifici ed organizzativi del progetto fatto proprio dalla Società della Salute. Tale equipe aveva il compito di studiare la funzionalità tiroidea nelle donne casentinesi in gravidanza e prevedeva una durata di tre anni. Lo studio era stato fatto proprio e sponsorizzato dalla Regione Toscana tramite la ASL8 Arezzo e la Società della salute del Casentino. Ad oggi mancano ancora più di due mesi alla conclusione del lavoro ma già se ne vedono alcuni contributi scientifici di rilievo almeno nazionale:

febbraio 2008 : comunicazione al congresso mondiale Ginecologi endocrinologi

luglio 2008 : pubblicazione sulla più importante rivista nazionale di laboratorio

10/10/2008 : presentazione di un contributo ad un congresso regionale toscano dei medici internisti ospedalieri

Il 20/10/08 lo stesso gruppo di studio, coadiuvato dal Dr. Ciro Sommella, presenterà a Milano, ad un Congresso nazionale di medicina perinatale altri due contributi scientifici.

Il 30/10 verrà presentato un ulteriore contributo scientifico al congresso nazionale di medicina di laboratorio.

In questi convegni sono stati presentati dei contributi con varie connotazioni tecniche; ad esempio sulla presenza di anticorpi antitiroide nelle donne casentinesi in gravidanza o sul rapporto, nella stessa popolazione, tra la funzionalità tiroidea e quella renale. Uno dei due studi presentati a Milano (il 20/10) segnala che le donne casentinesi in gravidanza hanno una funzionalità tiroidea lievemente ridotta rispetto a quelle di altre aree geografiche. Inoltre lo stesso studio, coordinato dal Dr C. Sommella, la Dr.ssa Nassi ed il Dr. G. Ozzola ha valutato se vi è una differenza di funzionalità tiroidea tra donne casentinesi di origine italiana e donne residenti in Casentino ma di nazionalità rumena e da tale elaborazione è scaturito che le due popolazioni non hanno differenze statisticamente significative.Questo dato, insieme al fatto che tutta la popolazione potrebbe avere una lieve riduzione della funzionalità tiroidea, fa ipotizzare che il problema, se problema esiste, sia essenzialmente legato alla conformazione geologica della valle e che questa sia carente in iodio. Qualora tale dato si rilevasse confermato sarebbe semplice, con l’uso del sale iodato al posto di quello comune, prevenire ogni forma di ipotiroidismo tiroideo da lieve carenza iodica.