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Responsabilità di una commissione arbitrale nazionale

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Responsabilità di una commissione arbitrale nazionale

AREZZO – Lunedì 28 aprile, all’Hotel Etrusco, si terrà il Convivio n. 429 del Panathlon Club di Arezzo, con una serata interamente dedicata al mondo arbitrale, quella parte del calcio da sempre al centro dei pensieri e dei dibattiti di addetti e appassionati di questo sport. Mario Bruni che di questa materia è profondo conoscitore essendo stato, tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, arbitro di serie A e B, ha proposto un incontro di assoluta attualità che riteniamo possa soddisfare gli appetiti dei panathleti del nostro club, ma anche di quanti, speriamo numerosi, intenderanno partecipare al convivio. Sarà, infatti, presente Giancarlo dal Forno, Presidente della Can C, insieme con lui ci sarà Stefano Braschi, Presidente regionale, Marcello Nicchi, ex arbitro internazionale, e Davide Pecorelli, arbitro emergente della Sezione di Arezzo al quarto anno in serie C. Parterre de roi per le autorità con il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, l’assessore provinciale allo Sport Roberto Vasai, il Sindaco Giuseppe Fanfani e l’assessore allo Sport Lucia De Robertis. Oltre agli arbitri della Sezione di Arezzo, rappresentati all’interno del nostro Club dal loro Presidente nonché Socio Carlo Polci, saranno della serata i massimi esponenti delle società di serie C: Arezzo, Sangiovannese e Sansovino. Certa la presenza del presidente amaranto Piero Mancini.
Saranno affrontati, certamente con animo panathletico, ma con grande puntualità, gli aspetti tecnici e morali, come garantire la regolarità di un campionato e nel contempo riuscire a selezionare e valorizzare gli arbitri che lo conducono, gli aspetti psicologici, nonché i rapporti con pubblico e media. Tutto questo, ne siamo certi, scatenerà riflessioni e domande.
Un po’ di curricula dei nostri ospiti…
Giancarlo Dal Forno, nato a Marano Lagunare, il 28 novembre 1949, è un ex arbitro di calcio. Frequenta e supera brillantemente il corso per Arbitri di Calcio organizzato dalla Sezione di Ivrea il 18 marzo 1972. Scala velocemente tutte le categorie, approdando alla Commissione Arbitri Nazionale Serie A e B nel 1986, dopo che nella stagione sportiva 1984-1985 gli era stato assegnato il premio quale miglior Arbitro di Serie C. Permane nel massimo Organo Tecnico solo fino al 1991. In tutto dirige 8 gare di serie A, dopo il debutto avvenuto nel 1989. Per sette stagioni sportive è Vice Commissario alla C.A.N. D e per un alla C.A.N. C. Nel 1999, come Osservatore Arbitrale, guadagna la C.A.N. C e poi, dopo tre stagioni sportive, la C.A.N. Componente del Settore Tecnico nella stagione 2006-2007, come Responsabile degli Ispettori Tecnici. Nella stagione 2006-07 riceve il premio “Monti” quale miglior Osservatore della C.A.N. Il 19 luglio 2007 viene nominato dal Comitato Nazionale dell’AIA, su proposta del Presidente Cesare Gussoni, Commissario della Commissione Arbitri Nazionale Serie C. Nella vita è dirigente d’azienda presso lo studio “Brevetti GLP”, è sposato dal 1972 con Maria Pia e ha un figlio, Paolo.
Stefano Braschi, nato a Barberino del Mugello, il 6 giugno 1957, è anche lui un’ex arbitro di calcio. Appartenente alla Sezione AIA di Prato, è stato uno dei più stimati arbitri di calcio italiani tra la fine degli anni Novanta e il Duemila. Debuttò in Serie A nella stagione 1992-1993 e nel 1996 conseguì la qualifica di arbitro internazionale. Entrò nel 1998 a far parte della Top Class UEFA e nello stesso anno gli venne affidato l’arbitraggio della finale di Coppa delle Coppe tra Chelsea e Stoccarda, disputatasi allo Stadio Råsunda di Stoccolma. Nel 2000 diresse allo Stade de France di Parigi la finale della UEFA Champions League tra Real Madrid e Valencia. Nello stesso anno arbitrò al Campionato mondiale per club FIFA disputatosi in Brasile. In ambito nazionale ha arbitrato due finali di Coppa Italia, nel 1997 Vicenza-Napoli e nel 1999 Fiorentina-Parma. Nel 1998 venne insignito del prestigioso premio “Mauro”, destinato all’arbitro internazionale italiano maggiormente distintosi. Nel 1999 e nel 2001 vinse l’Oscar del calcio, il premio assegnato dall’Associazione Italiana Calciatori al miglior arbitro del campionato. Attualmente è presidente del Comitato Regionale Arbitri Toscana oltre che osservatore degli arbitri UEFA.
Marcello Nicchi è nato ad Arezzo nel 1953. Debuttò in serie A nel 1988 per decisione del dirigente arbitrale Cesare Gussoni, e nel 1993 venne indicato come arbitro internazionale dall’allora designatore Paolo Casarin. A livello internazionale, svolse le funzioni di IV° ufficiale di gara nella finalissima degli europei di calcio 1996 Germania-Repubblica Ceca, arbitrata da Pierluigi Pairetto allo stadio Wembley di Londra. Ha un consuntivo finale di 95 presenze in serie A, di cui l’ultima fu in occasione della gara Lazio-Hellas Verona nel 1997. Come dirigente arbitrale ha collaborato con il Settore Tecnico dell’AIA, che si occupa di questioni regolamentari, ed è tutt’ora osservatore degli arbitri UEFA. Nel 2006, in seguito alla nomina di Luigi Agnolin quale Commissario Straordinario dell’AIA in sostituzione del presidente Tullio Lanese, insieme al collega Carlo Pampana della sezione di Pisa si oppose all’operato di Agnolin, chiedendo nuove elezioni per la presidenza dell’AIA e candidandosi personalmente. Alle successive votazioni del novembre 2006 venne però sconfitto da Cesare Gussoni, l’ex arbitro proposto da Antonio Matarrese. Attualmente è osservatore degli arbitri UEFA.