Per secoli il popolo di Arezzo si è recato nella vigilia e durante la festa di San Donato ad attingere l'acqua da un pozzo, custodito ancora oggi nel centro della Chiesa di Santa Maria in Gradi.
La tradizione millenaria aretina lo ha sempre considerato come il pozzo di San Donato e del monaco Ilariano. L'area dove oggi sorge la Chiesa era sede di antiche e prestigiose fabbriche di ceramica corallina al tempo dell'Arezzo Romana. In questo luogo San Donato assieme al monaco Ilariano si rifugiò perchè perseguitato dal potere romano della città.
Il luogo era ricco di acqua. Il pozzo custodisce la memoria di questi eventi di storia e di fede della nostra terra. L'acqua del pozzo era considerata taumaturgica, fonte di grazia e di salute. Poteva essere attinta dal popolo solo nei giorni della vigilia e della festa di San Donato. Così dice la tradizione secolare.
Domani mattina Mercoledì 6 Agosto ore 9.30, vigilia del Santo Patrono, il pozzo ubicato al centro della Chiesa di Santa Maria in Gradi sarà riaperto con la assistenza del Corpo dei Vigili del Fuoco di Arezzo, con la partecipazione del Dott Pier Luigi Rossi.
Non sappiamo cosa sarà ritrovato sotto la grande botola in pietra, se è stato interrato, se ancora oggi il pozzo è aperto e contiene acqua.
La cerimonia della riapertura del Pozzo di San Donato vuole essere una nuova pagina ritrovata e scritta migliaia di anni fa. Chi vuol partecipare e vivere questa pagina storica di Arezzo è ben accolto.

Articlolo scritto da: Pier Luigi Rossi