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Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

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Dichiarazione del consigliere comunale Roberto barone (Pd): «Non molti sanno che dal 20 novembre dello scorso anno è entrato in vigore il Decreto Legislativo 151/2005, diventato operativo solo quest’anno con una serie di decreti attuativi, in merito alla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, denominati RAEE.

Il decreto interviene sull’intero trattamento dei RAEE, dalla lampadina, al rasoio elettrico, al telefonino, alla stampante, al computer, al televisore, al frigorifero, alla lavatrice, con l’obiettivo di prevenire la produzione di questi rifiuti, favorirne l’utilizzo e il riciclaggio in modo da ridurne la quantità da smaltire in discarica, ridurre l’uso e l’emissione di sostanze pericolose.
È una significativa svolta sotto il profilo ambientale; basti pensare che è possibile riciclare o riutilizzare dal 75-90 % degli elementi costituenti queste apparecchiature. Prevedibili i benefici anche per il nostro territorio, innanzi tutto sotto il profilo ambientale, considerato che con una raccolta differenziata ai livelli più bassi della Toscana, questo nuovo sistema non può che contribuire positivamente all’innalzamento degli stessi.
Certi i benefici anche sotto il profilo gestionale ed economico per gli enti locali, considerato che l’intero trattamento dei RAEE passa ai produttori e importatori mediante sistemi collettivi di raccolta, mentre ai Comuni, come nel nostro caso è stato fatto, spetta solo istituire e gestire il centro di raccolta, oltre che continuare a curare il ritiro a domicilio a richiesta per le apparecchiature ingombranti a mezzo dell’AISA.
Ci sono però alcuni problemi: già dall’inizio dell’anno, all’acquisto di una qualsiasi apparecchiatura, viene applicato un eco-contributo prefissato, da 14 centesimi a 16 euro, perché i produttori e per essi i distributori si stanno avvalendo della facoltà di rifarsi sul consumatore per i costi sostenuti per garantire la gestione del ciclo.
Ma, mentre il sistema dovrebbe condurre alla ripartizione dei costi solo a carico dell’acquirente del prodotto, finora tutti i cittadini continuano a pagare il servizio secondo l’attuale sistema tariffario AISA e gli acquirenti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche pagano anche il sovrapprezzo. Non solo, ma mentre il decreto prevede il ritiro obbligatorio dell’usato da parte dei distributori, a oggi l’obbligo non è ancora tale per effetto di svariate proroghe.
In merito all’argomento, nel mese di giugno avevo presentato un atto di indirizzo che è stato approvato venerdì scorso in Consiglio Comunale con il voto sfavorevole del centro destra, con il quale, tra l’altro, ho invitato la Giunta a rivedere l’attuale tariffa per lo smaltimento dei rifiuti per effetto della riduzione dei costi di gestione e per effetto del rimborso previsto da uno specifico accordo di programma. In alternativa, ho proposto di riutilizzare tali risorse economiche per intraprendere nuove azioni virtuose finalizzate all’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti.»