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Riorganizzazione della chirurgia in Valdichiana

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Riorganizzazione della chirurgia in Valdichiana

Parlano chiaro i primi questionari somministrati ai cittadini sottoposti ad interventi di piccola chirurgia in Valdichiana. Il 99 % si dichiara soddisfatto dell’assistenza ricevuta e, nel caso di un nuovo intervento, vorrebbe fosse fatto nella medesima struttura. Lo stesso livello di soddisfazione è stato rilevato per la comunicazione con gli operatori sanitari. Unico aspetto da migliorare – secondo gli intervistati – la cartellonistica che orienta gli spostamenti, anche se i pazienti sono comunque accompagnati da operatori sanitari.
Dunque la Asl 8 di Arezzo sembra aver trovato una risposta risolutiva per i pazienti che devono subire interventi chirurgici e che fino a pochi mesi fa potevano attendere anche due anni per un intervento al San Donato.
"In meno di due mesi – afferma il direttore generale Monica Calamai – le liste di attesa si sono pressoché dimezzate, il gradimento che evidenziano i dati supera addirittura le aspettative e da fine anno saremo in grado di garantire la migliore prestazione in un massimo di sessanta giorni".
Non solo uno stop alle liste da attesa, quindi, ma una risposta efficace ed efficiente alle esigenze più volte esplicitate sia dai cittadini stessi, sia dalle organizzazioni politiche e sindacali.
Lo strumento che ha permesso questa soluzione è stata la riorganizzazione della Chirurgia generale: la prima fase di un processo di ristrutturazione degli ospedali “per intensità di cure” previsto dal piano sanitario regionale e già avviato in molte parti della Toscana. Dopo numerosi confronti in cui sono stati raccolti i contributi in particolare dei Direttori di Unità operativa, dei Direttori di Presidio, degli infermieri e dei consulenti interni esperti nell’organizzazione dell’attività di urgenza e di modelli organizzativi, il progetto è stato illustrato e concordato con le organizzazioni sindacali. A seguito degli incontri con la Conferenza dei Sindaci e della ridefinizione di alcuni passaggi con i dirigenti medici, la Asl ha provveduto a trovare una soluzione adeguata a quello che rappresentava fino ad oggi, anche per la Chirurgia, uno dei nodi più critici: le liste d’attesa.
"Per far fronte a questa emergenza – afferma ancora la Calamai – si è ritenuto di sfruttare e valorizzare le altre strutture del territorio, in primo luogo quella della Valdichiana e dalla scorsa settimana anche quella della Valtiberina, dando così ai cittadini di Arezzo l’opportunità di poter contare su risposte immediate".
Consapevole della difficoltà che i pazienti potevano riscontrare nel trovarsi di fronte a soluzioni diverse da quelle abituali – ovvero l’essere operato a pochi metri da casa, l’azienda ha predisposto un percorso di accompagnamento del cittadino che viene seguito dal momento del contatto a quello dell’accoglienza presso l’ospedale dove verrà realizzato l’intervento; un incontro preliminare con il medico che effettuerà l’operazione e successive verifiche con il paziente dopo la dimissione per verificare sia il suo stato di salute, sia il gradimento del servizio ricevuto.