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Sala dei Grandi affollata per la Festa della Toscana

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Sala dei Grandi affollata per la Festa della Toscana

E’ stata introdotta dalla musica degli studenti del Liceo di Arezzo "Francesco Petrarca" la seduta congiunta del consiglio provinciale e comunale presieduta dai Presidenti Antonio Perferi e Giuseppe Caroti, evento clou delle iniziative organizzate per celebrare la Festa della Toscana 2008. Una ricorrenza nata per celebrare l’abolizione della pena di morte in Toscana (30 novembre 1786), che ogni anno estende il suo significato ai temi universali della vita quotidiana. Un appuntamento, inoltre, per premiare le eccellenze del mondo del lavoro nel nostro territorio. "Costruire lavoro" è stato il titolo scelto quest’anno e al mondo del lavoro, le sue declinazioni, le molteplici difficoltà e alle speranze per il futuro sono andati i pensieri degli intervenuti stamani. "L’articolo 1 della nostra Costituzione cita: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…- ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti – ma oggi vorrei ricordare anche l’articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ecco, questo deve essere il nostro impegno." Il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Perferi, ha voluto poi rivolgere "un saluto particolare a tutti colori che oggi ricevono il nostro riconoscimento, un premio a tutte quelle persone che si sono distinte per cultura ed etica del lavoro, costituendo un esempio per le nuove generazioni. Ed un grazie a quei giovani, studenti dell’Istituto d’Arte, che hanno realizzato i premi che consegneremo". Gli fa eco il Vice presidente della Provincia di Arezzo, Mirella Ricci che con forza raccomanda di "non scippare il futuro ai giovani affinché possano, come i giovani di ieri, avere sogni da realizzare nel campo del lavoro. E’ necessario riprendere l’etica del lavoro e spostare l’attenzione dal lavoro al lavoratore". "Il lavoro – ha dichiarato il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani – dà il senso della dignità del nostro popolo e di un progetto che appartiene e deve appartenere a tutti. Dimenticare il lavoro, significa dimenticare il motivo dello stare insieme, della coesione sociale". Il consigliere di maggioranza del Comune di Arezzo, Giovanni Pelini, ha poi chiesto un minuto di silenzio per le vittime del lavoro. Argomento a cui saranno dedicati gli ultimi appuntamenti in programma nei prossimi giorni: in collaborazione con Sentieri Selvaggi e Arci saranno proiettati, in anteprima per Arezzo, due film dedicati alla tragedia della Thyssen di Torino "La fabbrica dei tedeschi" di Mimmo Calopresti, al Cinema Eden il 4 dicembre e "ThyssenKrupp Blues" di Monica Repetto, proiettato per gli studenti il 5 dicembre assieme a cortometraggi sul tema del lavoro precario.
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