ROMA – 19 negozianti romani su 100 fanno i furbi, approfittando dei saldi. È quanto ha costatato l'Unione Nazionale Consumatori a fronte dei risultati emersi da un'inchiesta condotta in questi giorni nella Capitale, di cui può fornire la relativa documentazione fotografica.
Nell’8% dei casi il prezzo viene alzato proprio in vista dei saldi. Per esempio, se prima di Natale un paio di scarpe costava 69 euro, ora il prezzo pieno (non scontato) è diventato 89 euro, cosicché il prodotto, in “finto” saldo del 30%, viene in realtà venduto al prezzo iniziale (per legge, il cartellino deve riportare sia il prezzo iniziale sia quello scontato).
C’è poi un 5% che non indica alcun prezzo sul cartellino costringendo il consumatore a chiederlo al negoziante, che in pratica potrà fare a sua discrezione.
Infine, il 3% dei negozianti espone solamente il prezzo in saldo ma non quello originario, o viceversa.
Anche nel caso dei saldi vale sempre il diritto alla sostituzione del prodotto difettoso o al rimborso (se la sostituzione non è possibile) ai sensi degli articoli 128 e seguenti del Codice del consumo.
Unica buona notizia, afferma ancora l’Unione Nazionale Consumatori, l’iniziativa di alcuni commercianti che hanno deciso di utilizzare dei bollini colorati – ognuno in corrispondenza di una determinata percentuale di sconto – per aiutare il consumatore ad orientarsi negli acquisti.