Home Nazionale Scarpe contro Bush, in Iraq corteo a favore del giornalista

Scarpe contro Bush, in Iraq corteo a favore del giornalista

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BAGHDAD – E' diventato quasi un eroe in patria Montazer Zaidi, il 29enne giornalista della tv 'al-Baghdadiya' arrestato ieri dopo aver tirato una scarpa contro il presidente americano George W. Bush durante la conferenza stampa con il premier Nuri al-Maliki. A Sadr City, sobborgo sciita di Baghdad, si è tenuta oggi una manifestazione di solidarietà nei suoi confronti. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa irachena 'Voci dell'Iraq', i manifestanti hanno invocato l'immediata scarcerazione del giornalista in un corteo che è partito dal quartiere sciita per giungere fino a Piazza del Paradiso, nel cuore della capitale irachena.

Tra i manifestanti c'erano soprattutto seguaci dell'Imam sciita, Moqtada al-Sadr, che hanno intonato slogan in cui si definiva un 'eroe' il giornalista arrestato. In nome della democrazia e della libertà d'opinione, la stessa emittente al-Baghdadiya ha chiesto alle autorità irachene di rilasciarlo. Nonostante ciò i colleghi della tv per cui lavora, la cui sede principale si trova al Cairo, non si dicono affatto stupiti di quanto accaduto ieri sera, dal momento che era nota l'ostilità di Zaidi nei confronti degli Stati Uniti, espressa in numerosi articoli fortemente critici.

E si moltiplicano gli avvocati, oltre 50 finora, che si sono offerti di difendere Montazer. Lo ha reso noto il Comitato iracheno per la protezione dei giornalisti, mentre il reporter non è stato ancora formalmente incriminato. Il giornalista rischia sette anni di carcere per aver aggredito un capo di Stato straniero. Anche Khalil al-Dulaimi, l'avvocato che difese l'ex dittatore iracheno Saddam Hussein, si è offerto oggi di schierarsi a sostegno di Montazer. Il legale, che si trova ad Amman, ha detto di aver pensato di formare un team che si occupi del caso.

Arrestato subito dopo il lancio delle scarpe, al Zaidi è stato subito sottoposto a test per verificare se aveva bevuto alcol o aveva assunto droghe, ha riferito una fonte del governo. Inoltre è stata effettuata una perizia psichiatrica. Il governo di Baghdad ha chiesto oggi all'emittente "scuse ufficiali per l'attacco al presidente americano, che era nostro ospite".

Intanto, dopo la visita di ieri a Bagdad, questa mattina il presidente americano George Bush ha continuato il suo viaggio a sorpresa in Afghanistan a Kabul. Il numero uno della Casa Bianca ha sottolineato, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente afgano Hamid Karzai, i progressi compiuti nell'Afghanistan del dopo-talebani ma ha anche ricordato come ancora ''giorni difficili'' attendano le forze alleate nella loro lotta contro il terrorismo. Bush ha parlato di ''dure sfide'' che ancora restano da affrontare ma ''le condizioni sono molto migliori di quanto non fossero nel 2001''.