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Sicurezza idraulica e processionaria: pini da abbattere

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Sicurezza idraulica e processionaria: pini da abbattere

AREZZO – Ragioni di salute pubblica e di sicurezza del torrente porteranno all’abbattimento di una trentina pini esotici, della specie ‘insigne’, piantati lungo il Castro tra la Chiesa di San Pietro e Paolo ed il ponte di via Redi. L’operazione verrà compiuta domani mattina dal Servizio Difesa del Suolo della Provincia d’intesa con il Comune di Arezzo. La decisione è maturata dopo un incontro nella zona al quale hanno partecipato anche il Corpo Forestale dello Stato, la Circoscrizione Giotto ed i proprietari dei terreni interessati tra cui l’Istituto Diocesano. Tutti gli alberi sono infatti infestati dalla processionaria, una larva che è in grado di provocare forti e gravi irritazioni, soprattutto nei soggetti con allergie respiratorie. Si tratta di migliaia di nidi che hanno determinato un’infestazione particolarmente massiccia e che non possono essere eliminati manualmente anche in considerazione del loro elevatissimo numero e dell’impossibilità di procedere meccanicamente a questa operazione. L’unica soluzione tecnicamente possibile si è quindi rivelata quella del taglio, anche in considerazione del fatto che i pini, tutti in terreni privati, non dovrebbero essere sulla sponda del torrente perché ne compromettono la stabilità e la sicurezza dal punto di vista idraulico.