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Storace su Alleanza Nazionale

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Storace su Alleanza Nazionale

Il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, scrive oggi sul suo blog:
«Per dovere professionale, la mattina mi capita di sfogliare il Secolo d’Italia, il quotidiano del partito che si chiama ancora Alleanza Nazionale e che si appresta a trasformarsi nel Popolo delle libertà. Questa mattina campeggia un articolo sul rischio Senato e si fa esplicitamente il mio nome, per quanto riguarda il Lazio. La tesi è che i voti a me favorirebbero la sinistra. Quella sinistra di Veltroni, che Berlusconi invita ogni giorno a votare dicendo: “O me o lui”. Sembra quasi che Alleanza Nazionale sia ossessionata da un solo interesse, un unico obiettivo: eliminarmi dal Parlamento. Del resto, almeno nella mia regione, hanno costruito le loro candidature contro La Destra più che contro la sinistra. Mi sono candidato a sindaco e hanno inventato la figura perdente e ormai sbiadita di Gianni Alemanno, lo stesso che con me, proprio in Alleanza Nazionale, tuonava contro il partito unico di Berlusconi e il Partito popolare europeo”.
Storace prosegue: “Non basta: appena annunciato la candidatura al Senato, hanno preso in giro un povero tassista, Loreno Bittarelli, che prima hanno sventolato come un’icona e poi hanno confinato al 17° posto – ovvero in una posizione di assoluta ineleggibilità – per la lista di Palazzo Madama. Siccome non bastava, hanno inventato, con relativo boomerang, la discesa in campo, piuttosto sguaiata, di Giuseppe Ciarrapico.
Siccome ancora non basta – maledetti sondaggi… – adesso dicono che se mi votano perdono. Ovviamente, non spiegano agli elettori che nella lista che mi si contrappone c’è persino Lamberto Dini, che evidentemente ritengono più importante di me nella corsa al Senato.
Allora, parliamoci chiaro: il Pdl sa che nel Lazio al Senato esce con le ossa rotte per una scelta sciagurata, che lo ha portato ad espellere dalla coalizione La Destra e l’Udc. Nel 2006, quando fui capolista di Alleanza Nazionale proprio per il Senato, conquistammo, per una decina di migliaia di voti, il premio di maggioranza e 15 senatori. Ora il Pdl concorrerà ai 12 seggi della minoranza. Se la loro campagna riesce, raggiungono un solo obiettivo: loro prendono 7 seggi e Rifondazione comunista gli altri 5. Un bel capolavoro, direi. Credo proprio che l’elettore di centrodestra preferirà a 5 senatori di Rifondazione Comunista almeno tre de La Destra.”
“Facciano la guerra a Veltroni – conclude Storace – non a chi è stato sempre a destra e vuole continuare a restarci. Anche perché, se continuano con questi atteggiamenti, è inutile che discutano di che succederà al Comune di Roma. Se vanno avanti così, al ballottaggio ci arrivo io più facilmente che Alemanno».

Articlolo scritto da: Francesco Storace – La Destra