Home Cultura e Eventi Cultura Streetfood e il cibo di strada ‘Alla Corte degli Svevi’

Streetfood e il cibo di strada ‘Alla Corte degli Svevi’

0

L’Associazione Streetfood® nella persona del suo presidente: Massimiliano Ricciarini con la mediazione del delegato per il Gargano: Paolo Valente è stato invitato dal G.A.L. Dauno-Fantino (Gruppo di Azione Locale di Manfredonia) e da Carpe Diem & Scenario Associati di Manfredonia, presso il Castello Svevo-Angioino. Venerdì 25 luglio 2008 h 18:30 il convegno “Alla corte degli Svevi” ha rappresentato la premessa culturale di due serate consecutive di eventi, in una location suggestiva e riferite ad un periodo storico, il Medioevo Federiciano, degno di celebrazione.

“Dopo la partecipazione all’evento ‘PICNIC 500’ il 5 luglio scorso con FIAT in 3 location in contemporanea (Milano, Roma e Palermo) dove i produttori coinvolti hanno dato il meglio di sé manifestando qualità, genuinità, tradizione e professionalità; dopo una serie incontrastata di interviste dalla nostra nascita a febbraio di quest’anno e segni evidenti di attenzione da parte di Associazioni parallele alla nostra e dalla stampa” afferma Ricciarini “l’invito presso il Castello di Manfredonia è la testimonianza concreta dell’attenzione che un territorio importante e ricco di storia e di cultura come la Puglia pone nei confronti di una realtà nata proprio per completare la storia del cibo dell’alimentazione, quindi della cultura”.

Il Cibo è Cultura, come afferma anche lo studioso Massimo Montanari e come tale non può nascere e morire a tavola. La storia e cultura del cibo nasce dal viaggio percorso dall’uomo attraverso territori e attraverso il mare. “La Puglia” sottolinea il Presidente di Streetfood® Ricciarini “ha avuto invasioni e ha visto il proprio territorio calpestato e martoriato ma è anche servito da scalo, fin dai Romani per gli scambi commerciali con l’Oriente; è stata anche difesa e aiutata in epoca Giolittiana con il famoso Acquedotto delle Puglie e grazie a tutto ciò oggi regala ancora – dal Tavoliere, alle Murge, fino al profondo Salento – tonnellate di granaglie, pesce, vino e olio”.

L’avvicendarsi di popolazioni di diversa etnia e religione come i Normanni, i Goti, i Longobardi poi i Musulmani ed Ebrei dal Medio Oriente al Nord Africa hanno lasciato in Puglia segni tangibili del loro passaggio e della loro presenza. Senza rimanere solo nel Gargano ad Otranto e nel Leccese si trovano due prodotti di pasta di pane: uno con lievito e l’altro senza; l’uno è la pittula che si fa con pasta di pane fritta e servita dolce o salata; l’altro è la Puccia, una sorta di cuscinetto di pasta vuoto, non lievitato – segno di influenza ebraica – da servire con zuppe di pesce o gradito con un semplice filo d’olio o con formaggi e salumi. Tra le ricette della tradizione conviviale si ricorda la classica “Ciciri e Tria”, tradotta in Pasta e Ceci. Il Cece non è italiano. Nel nostro paese cresce a stento poiche è un legume proveniente da paesi Mediorientali e per il Mare Nostrum ha percorso il litorale italiano dalla Puglia alla Liguria, in Sicilia lasciando pane e panelle; in Toscana lasciando la Cecina e il 5-e-5; in Liguria e Piemonte la Farinata e la Panissa.

L’Associazione si augura di riscuotere sempre maggiore attenzione e spera di contare sul sostegno da parte di chi ha già un ruolo oggi – a livello nazionale e mondiale – e degli attori sociali privati e pubblici che intendono credere fino in fondo nello Statuto di questa giovane e promettente realtà.