Home Politica ‘Sulle sepolture islamiche il centro sinistra ha sbagliato tutto’

‘Sulle sepolture islamiche il centro sinistra ha sbagliato tutto’

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‘Sulle sepolture islamiche il centro sinistra ha sbagliato tutto’

AREZZO – Dichiarazione di Stefano Baldi, capogruppo di Forza Italia: ”«La laicità dello Stato italiano, assieme alle nostre profonde radici cristiane, sono la base culturale e religiosa che ci porta a considerare tra i diritti di tutti i cittadini anche quello della degna sepoltura, indipendentemente dal credo religioso.
In questo senso, la scelta che il centro sinistra aretino aveva fatto, individuando due soli cimiteri da utilizzare per le sepolture di musulmani e, ancor peggio, solo due aree all’interno degli stessi, andava nella peggiore direzione, quella della ghettizzazione dei morti, ma soprattutto dei vivi, dei familiari, di coloro che oltre al dolore per la perdita, avrebbero dovuto patire anche il senso della “marginalizzazione” sociale, Eppure, la storia dovrebbe averci insegnato che i ghetti fanno male tanto a chi sta dentro, quanto a chi sta fuori.
Fortunatamente, questa scelta irrazionale, irragionevole e priva del minimo senso di umanità, scelta che aveva ottenuto l’irresponsabile risultato di porre “gli uni” contro “gli altri”, è stata superata dalla sensibilità dell’intera collettività, tanto che l’VIII Commissione Consiliare Scuola e Politiche Sociali si è riunita per cercare una soluzione condivisa.
Il contributo che il consigliere d’opposizione Franco Barbagli ha dato ai lavori della Commissione è stato importante e ricco dell’esperienza di medico che lo vede quotidianamente calato con umanità e disponibilità tra le famiglie aretine.
Quello che ci auguriamo, da subito e per il futuro, è che il diritto della degna sepoltura di tutti i nostri cittadini trovi immediata soluzione all’interno delle unità cimiteriali esistenti nel nostro territorio,
Per gli anni a venire, in sintonia ad esempio con quanto avvenuto a Milano, auspichiamo che gli ampliamenti e le nuove strutture siano realizzate secondo principi culturali e tecnici che non impongano o prevedano “zonizzazioni” fatte per categoria di culto.»